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27 aprile 2018 A spasso per Rovigo

A spasso per Rovigo

Meta perfetta per una passeggiata primaverile, la città che sorge nel cuore del Polesine stupisce con il suo fascino elegante e discreto

Si respira un’aria sognante a Rovigo, cittadina che domina silenziosa su una terra di acque, il Polesine, con l’Adige e il Po che ne segnano i confini e a est il mare, introdotto da quell’incredibile spettacolo naturale che è il Delta del Po. Una terra affascinante che ha fatto innamorare anche un gran numero di registi che l’hanno scelta come protagonista di tanti splendidi film. Per scoprirli tutti, cogliete l’occasione di una gita a Rovigo e visitate Palazzo Roverella, dove fino al primo luglio si tiene la mostra “Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi” dedicata proprio al Polesine sul grande schermo: da “Ossessione” a “Paisà” a “La casa dalle finestre che ridono”, solo per citare i titoli più noti.

L’adiacente Palazzo Roncale ospita invece l’esposizione “Egitto ritrovato. La Collezione Valsè Pantellini”, grazie alla quale ammirare la più ricca collezione egizia del veneto, e incontrare Meryt e Baby, le due mummie “star” della mostra giunte a Rovigo a fine ’800 e attualmente oggetto di importanti studi.

Restando in tema musei, da vedere anche quello dedicato ai Grandi Fiumi ospitato dal Monastero degli Olivetani, oasi di pace e contemplazione che raccoglie le testimonianze archeologiche provenienti dall’area deltizia polesana, dall’età del Bronzo a quella Romana.

Ma a Rovigo – che l’Ariosto descrisse come “città delle rose” nel suo “Orlando Furioso” – la storia non resta solo chiusa nei musei: il centro cittadino infatti è uno scrigno di bellezze e tracce di epoche passate. Quelle che arrivano dal Medioevo, prima di tutto. Come la Torre Donà, la più alta della sua epoca in Italia, e la Torre Mozza: entrambi pendenti, rappresentano quanto resta di un’antica fortificazione e sorgono oggi nel contesto di un bel giardino pubblico in pieno centro storico dove ammirare anche il toccante monumento alla memoria di Giacomo Matteotti.

Da non perdere assolutamente la visita al Tempio della Rotonda che incuriosisce all’esterno per la forma ottagonale e stupisce all’interno per l’altare dorato e i grandiosi affreschi che ne disegnano le pareti. Interessanti anche il Duomo, nella sua grandiosa essenzialità tipica del ’700, e la Chiesa di San Francesco, custode di preziosi tesori artistici. Bello anche passeggiare tra le vie principali di questa elegante e placida cittadina, e fare sosta in Piazza Garibaldi, magari ai tavoli del caffè Borsa, un’istituzione in città, o in Piazza Vittorio Emanuele II, che ospita simboli preziosi come la colonna con il Leone di San Marco o l’affascinante Loggia dei Notari.

E dopo tanto camminare, una sosta ristoratrice: per assaggiare un piatto tipico fatevi servire il risotto polesano, preparato con riso del Delta del Po, anguilla, cefalo e branzino, o ancora la faraona in tecia, cotta in una pentola di coccio, la fòlaga in umido con fagioli o la minestra di fagioli al magasso, piatti poveri che sanno appagare il palato con il gusto sincero della tradizione.