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14 settembre 2020 Alì presenta Castelvecchio a Mestre

Alì presenta Castelvecchio a Mestre

Oggi, nella Sala Consigliare del Comune di Venezia in via Palazzo, Alì ha presentato la proposta di riqualificazione dell’area Ex Umberto I. Erano presenti il Sindaco Luigi Brugnaro, il Dirigente sviluppo territorio e città sostenibile Arch. Danilo Gerotto, il Presidente di Alì Supermercati Dott. Francesco Canella, il Vice Presidente Alì Gianni Canella, l’Arch. Alessandro Checchin in rappresentanza di Planum e l’Arch. Andrea Menegotto in rappresentanza del Professor Joao Nunes e di Proap.


Grazie al presidente Francesco Canella e a tutto il suo gruppo - commenta il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro - perché con la presentazione di questo bellissimo progetto da realizzare nel cuore di Mestre omaggiano non solo la storia di un grande gruppo ma anche la storia di tutto un territorio riportandolo, dopo anni di abbandono ed incuria, a un nuovo splendore. Un masterplan che sarà analizzato del prossimo Consiglio Comunale, ma che oggi abbiamo voluto presentarlo per dimostrare come si deve amministrare una città cercando la collaborazione dei privati e non demonizzando il loro intervento. Qui un pezzo di città sta per riprendere vita e questo accadrà perché alle spalle c’è un Gruppo solido che è quello rappresentato dal Sig. Canella. Mestre in questi anni è stata completamente rivalutata. Una città in continua evoluzione e tutti i cittadini lo possono constatare ogni giorno. Oggi aggiungiamo un ulteriore importantissimo tassello così che potremmo andare a restituire alle future generazioni un’area straordinariamente bella e patrimonio di tutti noi”.


Ringrazio il Sindaco e il suo Staff per la collaborazione, molto importante per trovare il giusto equilibrio in un progetto così complesso e per poter ridare alla città di Mestre questa area centrale. Ci metteremo tutto il nostro impegno per realizzare un intervento di qualità nel rispetto dell’ambiente e dei principi di sostenibilità ambientale, con particolare attenzione al verde” – afferma il Dott. Francesco Canella, Presidente di Alì Supermercati.


Il masterplan si pone come obiettivo il recupero del compendio immobiliare denominato “Ex Umberto I” a Mestre.
Il sito in oggetto si presenta oggi come un’ampia porzione di città abbandonata e inutilizzata a seguito della dismissione e conseguente trasferimento dell’ospedale presso la nuova ed attuale sede. Un’area che ha perduto la propria identità, saltuariamente ricordata da alcune sporadiche tracce sopravvissute alla smaterializzazione della memoria.
La situazione attuale è il risultato di mancati interventi che negli anni, anche a causa della crisi economica, hanno contribuito allo spopolamento della zona e al conseguente degrado sociale, nonostante l’indubbio valore strategico delle aree prossime a piazza Ferretto, al centro culturale Candiani, al parco di villa Querini, al parco Einaudi, alla galleria Barcella, alla piscina comunale e ad altri centri sportivi; un’area centrale nel cuore pulsante del centro abitato.
In questa superficie, circoscritta dal ramo delle Beccherie (nord) e più lontano dal ramo della Campana (sud) del fiume Marzenego, sorgeva il più antico nucleo di Mestre, il “Castello Vecchio”, come riportato in alcune antiche rappresentazioni planimetriche della Città. Le tracce dei manufatti facenti parte degli antichi insediamenti oggi non sono più facilmente leggibili a causa della trasformazione urbana che, nei secoli, ha portato alla configurazione attuale dell’area. Il valore storico degli antichi insediamenti è comunque testimoniato da alcune reminiscenze, come il ponte in pietra del 1742.
Da questa analisi storica, nasce la proposta, di indentificare appunto con il nome “Castelvecchio” il nuovo masterplan e l’intero intervento, consapevoli che anche la toponomastica può aiutare a ricreare un’identità cittadina.
La città è una stratificazione di funzioni, di esigenze comunitarie, di pubblico, di privato, di tensioni, di pieni, di vuoti, di epoche, di mode, di amministrazioni che confluiscono nel progressivo disegno degli spazi vissuti e fruiti dalla comunità. Ad una attenta lettura, questo processo di naturale definizione morfologica può essere scomposto, analizzato e compreso, e questo è stato l’aprioristico esercizio che Committente e gruppo di progettazione hanno affrontato per gettare una base ferma e decisa su cui costruire un concept progettuale in grado di rispettare la memoria dei luoghi e le aspettative della città.
Il progetto propone il tema del parco come baricentro di una rigenerazione urbana, attorno al quale graviteranno nuove e differenti funzioni che contribuiranno significativamente al recupero dell’area che tornerà ad essere una porzione attiva del tessuto della città. Fondamentale e ferma la decisione di conservare tutti i padiglioni esistenti dell’ex Ospedale Umberto I che verranno recuperati e a cui verrà garantita nuova vita.  
Una matrice geometrica costituisce una maglia compositiva ordinata e regolare che lega e garantisce una giustapposizione rispettosa tra nuovo ed esistente e il cui obiettivo è proprio quello di individuare un disegno utile alla definizione spaziale e alla modellazione dei nuovi corpi di fabbrica nel rispetto delle preesistenze.
Il masterplan prevede la realizzazione di un supermercato con una superficie di vendita di 2.500 m2, un comparto residenziale di circa 15.000 m2, sviluppato su cinque corpi legati da terrazzamenti verdi, che contribuiranno al disegno dell’attacco a terra e alla definizione di spazi pubblici e spazi privati. L’insediamento viene completato da una torre ad uso direzionale tra il padiglione De Zottis e il palazzo Donatello e poi un ampio parco e aree pedonali di circa 25.000 m2 interamente fruibili dalla città.
Le residenze si collocano in uno stretto rapporto con l’acqua del fiume, non più elemento da nascondere, ma da valorizzare, creando spazi per percorsi ciclo pedonali, affacci, scorci e corridoi verdi di penetrazione verso la Città. 
Gli edifici sono disposti considerando l’ombreggiamento reciproco, in modo proporzionato alle preesistenze. Il volume è stato ridotto rispetto alle previsioni dei piani urbanistici precedenti. Allo stato attuale il masterplan identifica dei volumi di massima, rimandando la definizione dell’architettura alle successive fasi di confronto con la Città.



Il nuovo supermercato si ispira alle geometrie semplici dei magazzini veneziani, costituiti da navate con copertura a due falde, creando un volume dalle sembianze di un padiglione inserito in un parco urbano. L’ orientamento previsto consente di realizzare un’ampia copertura da poter valorizzare diversamente a nord e nel contempo dare risposta all’esigenza di una importante dotazione di impianti fotovoltaici sulle falde sud, in modo da rispettare i più severi criteri di edilizia sostenibile. Il rapporto con gli spazi verdi genera una relazione tra interni ed esterni, in cui l’elemento naturale non trova soluzione di continuità, tramite volumi i cui riferimenti vanno agli spazi espositivi delle fiere urbane di fine Ottocento. In modo innovativo, lo spazio commerciale, ingloba al proprio interno tutti gli elementi destinati alla logistica e alla gestione del prodotto. In tale modo gli spazi urbani godono di un sostanziale ordine, decoro e minimo impatto acustico riducendo quindi l’impatto del supermercato senza creare un fronte un retro.

Viene previsto inoltre un miglioramento dell’assetto viabilistico di via Circonvallazione, caratterizzato da una rotatoria che garantirà la giusta velocità dei flussi e permetterà, contestualmente, l’accesso veicolare all’area, al parcheggio a raso di circa 150 stalli e ad uno ipogeo per una dotazione complessiva di oltre 500 posti auto.

Particolare attenzione è stata posta riguardo ai percorsi pedonali. L’intera area sarà caratterizzata da ampi spazi percorribili a piedi in sicurezza, in quanto le auto sono indirizzate ai livelli inferiori già a partire dai limiti dell’intervento. Vengono create e valorizzare nuove relazioni. In particolare si intende ripristinare il vecchio percorso di Castelvecchio, restaurando il ponte storico esistente sul Marzenego, ricreando un asse pedonale di collegamento tra la Chiesa della Natività e l’antica Casa delle Suore, passando per il nuovo parco urbano, fino a piazzale Candiani, per collegarsi quindi con piazza Ferretto.


Il fiume Marzenego costituirà inoltre l’occasione per creare nuovi collegamenti per itinerari naturalistici. Vengono realizzate nuove opportunità per podisti o cicloturisti, i quali potranno percorrere gli argini del fiume, partendo dal centro cittadino, passando per gli impianti sportivi di via Olimpia, per procedere quindi per Zelarino, fino a spingersi oltre i confini comunali.  


Il Masterplan, quale occasione di rigenerazione urbana, costituirà pertanto il volano di importanti ed ulteriori iniziative, come il progetto a scala territoriale per il parco fluviale del Marzenego, di cui l’area centrale dell’ex Ospedale Umberto I rappresenta un nodo strategico di collegamento dell’intervento di rinaturalizzazione, in programma dalle sorgenti del fiume fino alla laguna di Venezia.


Alì è un’azienda famigliare che opera dal 1971, ad oggi conta 114 punti vendita in Veneto ed Emilia Romagna. Presente nella città di Mestre con 3 supermercati, il primo a Piazza Candiani è stato inaugurato nella primavera del 1994. Sono 23, in totale, i Supermercati nella provincia di Venezia; dove lavorano oltre 700 dipendenti.


La mission di Alì è quella di prendersi cura delle persone, dei collaboratori e dei clienti. Questo impegno non riguarda solo i prodotti che vengono venduti ed il servizio che viene offerto ai clienti ma anche come vengono costruite le strutture e la tutela dell’ambiente che ci circonda, nel rispetto degli standard dell’azienda in termini di sostenibilità. In Alì si crede che esista un modo di fare impresa nell'interesse della Comunità, ciascuno facendo la propria parte, nel rispetto dell'ambiente, impegnandosi  per contribuire a lasciare alle future generazioni un mondo migliore.


Per questo motivo Alì ha deciso di investire in questo territorio ed in particolare nell’area oggi abbandonata dell’Ex Umberto I. Per restituirla ai cittadini di Mestre che potranno usufruire dei servizi e godere liberamente di uno spazio verde in centro città.