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21 giugno 2019 Alla scoperta del Tavello

Alla scoperta del Tavello

Conoscete il Tavello? Siete già andati a scoprire questa zona paesaggistica di indubbio interesse, che saprà conquistarvi con la sua bellezza e con la sua atmosfera bucolica?

Si trova a nord ovest di Padova, ed è un’area golenale del Brenta, in cui l’acqua che scorre del fiume, sapranno accompagnarvi in una dimensione “altra”, nella pace che solo la Natura sa donare. Potrete passeggiare lungo il fiume e scoprire questo luogo, il Tavello, appunto, che è stato individuato come sito d’interesse comunitario, SIC, considerato nell’ambito dell’istituzione del Parco Regionale “Medio Corso del Brenta”, inserito negli Ambiti Naturalistici di Interesse Regionale ed anche classificato ZPS (Zona di Protezione Speciale) in diverse Direttive Europeee.

Come arrivare e itinerario

A preservare questo percorso naturalistico, nel corso degli anni, c’è stato soprattutto l’enorme impegno profuso da molti cittadini, che hanno protetto questa zona che si trova a Limena. Se si arriva dalla statale Valsugana, che da Padova porta a Curtarolo, vi apparirà davanti agli occhi Villa Savonarola-Trieste. La costruzione, eretta a metà del XVII secolo da Gaetano Savonarola, ha una doppia facciata di uguale importanza estetica, una rivolta al fiume Brenta e l'altra all'attuale strada provinciale, e conserva, al suo interno, splendidi affreschi, e, all'esterno, il giardino, progettato dall'architetto neoclassico Giuseppe Jappelli, nonché l'oratorio del '700. Qui potrete lasciare la macchina, allontanarvi dalla strada, e intraprendere questo splendido itinerario, che è possibile percorrere a piedi, in bici o a cavallo, che conduce da una villa a un'altra villa: quella di Pacchierotti-De Benetti.

Sulla via incontrerete un vecchio gelso, "moraro", chiamato da tutti "maestro", ad accogliervi in questo magnifico polmone verde. A questo punto il letto del fiume si allarga, originando dei laghetti con nidi di aironi bianchi e cenerini, avvolti da, tutt'attorno, salici, olmi, noccioli, sambuchi, per giungere ai Colmelloni, antiche opere idrauliche, che regolano ancora oggi il flusso d’acqua del Brenta per mezzo del canale Brentella.

Bellezza sotto minaccia

L'esistenza di questa area per anni è stata a rischio, per via della realizzazione di un Grande Raccordo Anulare, GRAP, una strada ad alta percorrenza, che avrebbe dovuto attraversarlo su un terrapieno largo 10,5 metri, e alto 1,5. Per fortuna, e grazie agli sforzi, che i singoli cittadini, che si sono riuniti, hanno compiuto, tale rischio ad oggi è stato scongiurato ed è possibile beneficiare di questa zona verde grazie in particolare alle tante attività, legate alla salvaguardia dell’area e delle specie animali e vegetali che la popolano, poste in essere dalle associazioni del territorio. In tal senso, l’associazione Vite in viaggio ha inserito come passeggiata nella natura il “Tavello Slow”, anche all’interno del “Festival della Lentezza”.

Nel corso della camminata, letture e pause ad ammirare la bellezza di Madre Natura, per chiudere con un aperitivo in villa. E lungo la via potrete ammirare anche la Bettella-Oasi naturalistica, nata per valorizzare i luoghi e i sapori della terra cui appartiene, scegliendo l'agricoltura biologica, nella riscoperta della tradizione e dello sviluppo sostenibile. (Silvia Gor.)