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25 maggio 2017 Berta filava… e fila ancora a Montegrotto Terme!

Berta filava… e fila ancora a Montegrotto Terme!

Sabato 27 e domenica 28 maggio la località termale della provincia di Padova ospita la rievocazione storica medievale “Il Filo di Berta”.

Per sottolineare come si vivesse bene in passato, a differenza delle difficoltà che si incontrano oggigiorno, o ancora quanta opulenza o benessere siano legati al ricordo degli anni o di un periodo ormai trascorsi, si usa spesso dire “è finito il tempo in cui Berta filava”. Un motto popolare molto comune (come dimenticare la celebre canzone di Rino Gaetano!), del quale in pochi però conoscono l’origine.

Come nasce dunque la leggenda di Berta? Pare che al tempo della visita in terra padovana del Re di Germania e Imperatore del Sacro romano impero Enrico VI e di sua moglie, arrivati fin qui per godere dei benefici delle acque termali, vivesse nelle campagna della zona un’umile filatrice, Berta ovviamente. La donna, avendo visto passare l’imperatrice vestita in abiti umili e non adatti alla sua condizione, si era presentata a corte e aveva offerto in dono alla sovrana il filo che usava per la sua attività, con l’intenzione di aggiustare e rifinire a dovere gli abiti della nobildonna. L’imperatrice, stupita e commossa da tanta gentilezza, decise di ripagarla regalandole un pezzo di terra tanto grande quanto il filo donato potesse contenere. Venute a conoscenza della notizia, le donne del paese si precipitarono a corte offrendo anch’esse i loro fili, e fu allora che l’imperatrice scaltra sentenziò: “È finito il tempo in cui Berta filava”! Chiudendo così la questione.

Il terreno che la fortunata Berta ebbe in dono pare fosse proprio quello della zona di Montagnon, l’antico nome del Comune di Montegrotto, che oggi celebra questa bella leggenda con una suggestiva rievocazione storica che, domani e dopodomani, trasforma il parco dell’Hotel Vulcania, Piazza Roma e le vie del suo centro storico in un perfetto borgo medievale. Qui è possibile incontrare non solo ancelle e cavalieri in costume d’epoca, ma anche scoprire antichi mestieri e giochi dell’epoca, ammirare l’abilità di falconieri, giocolieri e arcieri, assistere a cortei e sfide, e ovviamente mangiare e bere come ci si aspetta da una grande festa.

Ma l’occasione è anche quella giusta per visitare le Terme di Montegrotto le cui acque calde e vaporose sono note da tempi immemorabili e hanno attratto qui popoli diversi fin dalla preistoria. Del loro passaggio restano oggi molti reperti, così come le vestigia dei romani che qui, inevitabilmente, costruirono le prime terme, visitabili nell’area archeologica. E ancora, da vedere Villa Draghi, dalla quale parte il percorso naturalistico “Villa Draghi e Monte Ceva”, uno dei principali sentieri dei Colli Euganei; poi le suggestive rovine della Torre al Lago, la cinquecentesca Villa Meneghini Del Negro, appartenuta a Maria Callas, e la Butterfly Arc, con gli esemplari di farfalle più belli e più grandi al mondo che volano liberi tra piante e fiori nel contesto di tre grandi giardini tropicali.

(immagine: www.visitabanomontegrotto.com)