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16 luglio 2018 Cocktail, le tendenze dell’estate 2018

Cocktail, le tendenze dell’estate 2018

Rinfreschiamo le nostre serate con drink all’ultima moda, da bere al bar, sulla spiaggia ma anche da preparare a casa per gli amici!

Che siate di quelli che al bar ordinano sempre la stessa cosa da vent’anni o preferiate provare gusti nuovi e abbinamenti insoliti, affidandovi al barman perché vi consigli il cocktail all’ultimo grido o ve ne prepari uno su misura per voi… le tendenze dell’estate 2018 non vi deluderanno, perché sembrano mettere proprio tutti d’accordo

Cocktail personalizzati, naturali e a tutto pasto
Partiamo dai grandi classici che, va detto, non passano mai di moda: Negroni, Moscow Mule, Manhattan… sono proposte intramontabili che danno sempre grandi soddisfazioni. Per chi amasse cambiare però, tra le tendenze della mixologia – ovvero l’arte di creare cocktail – di questa stagione ci sono senza dubbio le variazioni sul tema, ovvero le reinterpretazioni dei cocktail più tradizionali. L’abilità del barman sta nel personalizzare la ricetta classica in modo equilibrato e coerente, o addirittura nel realizzarne una fatta apposta per voi, seguendo il vostro gusto per un drink davvero “su misura”. Per non sfigurare durante una conversazione al bancone poi, giocatevi la carta della sostenibilità: sì, anche in questo ambito il biologico, il naturale o il prodotto artigianale e di nicchia vanno alla grande. Infusi naturali di erbe e fiori, distillati realizzati nelle baite in edizioni limitatissima, liquori tipici di paesini isolati dal mondo… quest’estate saranno protagonisti nel bicchiere e renderanno ogni cocktail davvero inconfondibile. Infine non stupitevi se ordinate una pizza e vi portano un Mojito, se con il cocktail di gamberi come aperitivo vi presentano un vero cocktail alcolico, e se con il dolce non vi serviranno più i classici Passito o Vinsanto ma un inatteso Gin tonic. Eh sì, il cocktail adesso è diventato a tutto pasto e l’ultima moda vuole che lo si ordini durante la cena in abbinamento alle portate in menu.

I segreti per preparare cocktail a casa
Se invece avete deciso di cimentarvi in prima persona con l’arte della mixologia, allora è bene che teniate a mente alcuni accorgimenti che faranno dimenticare ai vostri assetati amici che siete barman alle prime armi. Prima di tutto non pensate di arrivare all’ultimo momento senza esservi preparati a dovere. Studiate, assaggiate, provate gli abbinamenti in anticipo seguendo nel dettaglio ricette sicure. Per imparare a dosare gli ingredienti e trovare i giusti equilibri ci vuole un po’ d’esperienza; il rischio altrimenti è di creare cocktail dal sapore poco piacevole, insipidi, o eccessivamente alcolici. C’è poi tutto un lessico nella mixologia che non potete ignorare se vi approcciate a questo mondo. Sapete cosa significa “sour”, ad esempio? È la nota agrumata del cocktail (il gusto fresco della Vodka sour, ad esempio, è proprio dovuto al succo di limone). E conoscete la differenza tra mescolare e agitare? Si mescolano, delicatamente, tutti i cocktail a base di liquori non frizzanti (come il Martini), mentre si agitano per bene quelli che contengono bevande analcoliche come succhi, creme o acqua tonica (come Gin Tonic o White Russian), che altrimenti non si miscelerebbero a dovere con gli altri ingredienti. Attenzione infine ai pestati, come la menta (ma anche il basilico: provate il Basito, il Mojito all’italiana!) che vanno lavorati con estrema delicatezza per non rischiare di far liberare tutti gli oli essenziali, che conferirebbero al cocktail un sapore poco piacevole.