Un borgo dal fascino enigmatico, con i suoi scorci medioevali, la sua natura rigogliosa, solcato dall’acqua che si insinua al suo interno, Cison di Valmarino è un luogo incantato.
Non è un caso che
sia fra “i Borghi più belli d’Italia”, con i suoi duemilacinquecento abitanti, Cison
si trova nella zona della Marca trevigiana, nel cuore della Valsana, e domina
uno sperone di roccia. Le sue origini sono molto antiche, risalgono addirittura
alla fine del XII secolo, periodo in cui fu costruito il Castello Brandolini.
La sua economia si regge sull’agricoltura, l’artigianato locale, che è
fiorente, e a cui, nel corso dell’anno, vengono dedicati una serie di
mercatini, e all’industria mobiliera.
LA STORIA DI UNO DEI BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA
Il suo fascino speciale, vegliato dalla sagoma dell’imponente e magnifico Castello Brandolini, i suoi scorci medioevali, ne fanno una meta perfetta per un weekend romantico, in fuga dalla città, e anche esclusivo, se si decide, magari in coppia, di concedersi una notte all’interno del castello, dove esiste un hotel di lusso. Ci si potrebbe così ritrovare a sorseggiare anche una delle eccellenze del territorio: il prosecco docg. Un tempo il suo nome, il nome della fortezza, era Castrum Costae, oggi è un luogo in cui poter rivivere la storia e, in cui potersi abbandonare alla piacevolezza del paesaggio. Soprannominato Castelbrando, il complesso fortificato, innalzato nel XII secolo, venne, in seguito, trasformato dalla famiglia dei conti Brandolini. A loro si deve l’ala rinascimentale, e le mura e i bastioni esterni. Il maniero è oggi simbolo di Cison di Valmarino, il perfetto biglietto da visita per accedere a questo borgo meraviglioso e pittoresco. Piazza Roma è il suo cuore, con il Palazzo Barbi, villa veneta sede del Comune, e La Loggia, seicentesca, in passato sede del Tribunale, oggi teatro.
All’ultimo piano de La Loggia si trova anche un Museo davvero singolare: si tratta del Museo delle radio.Nella sala espositiva è possibile vedere 72 esemplari di radio d'epoca, del periodo che va dal 1920 fino agli anni settanta, fra i quali pezzi particolarmente rari come la Sluchawscki Detefon Mod DT2, polacca (1920); una RCA Mod. Radiola 18 del 1928 – ’29 americana ed altre rarità. Da qui, da questa piazza, potrete iniziare un percorso alla scoperta del borgo, non facendovi mancare le incredibili cantine Brandolini, la chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al Settecento, con doppia facciata, le incantevoli case del borgo dalle piccole imposte marroni e rosse. Non un rosso qualsiasi ma il “rosso Brandolini”. La sera poi le stradine divengono ancora più suggestive, illuminate in maniera soffusa, e incorniciate dai muri a secco. Una passeggiata lungo la strada Calata, che riproduce una parte dell’antica via maestra, la Claudia Augusta Altinate, potrebbe essere la chiusura romantica e perfetta della prima giornata nel borgo. Ma armatevi di energia e respirate a pieni polmoni per il mattino seguente, quando potrete tuffarvi in una serie di escursioni, immergervi nella bellissima natura di Cison di Valmarino, fra le sue Vie dell’Acqua, che seguono il torrente Rujo, per entrare nel bosco e ritrovare i vecchi mulini, e le prime opere idrauliche.
Un
weekend adatto a tutti, dunque, a coppie,
famiglie, escursionisti, appassionati d’arte, di storia, e di natura.
Ognuno potrà trovare la via giusta per rilassarsi, rigenerarsi, divertirsi. E
se ci si vuole spingere anche un po’ al di là del borgo, le frazioni limitrofe non vi deluderanno,
con Tovena, e le sue case di sasso,
la bella fontana settecentesca, la chiesa dei Santi Simone e Giuda, e, ancora,
Casa Magagnin, tipica casa di pietra con dipinti murali del ‘700; Mura, sempre con abitazioni tutte in
sasso; Rolle, i vigneti del
Prosecco, e la piccola cascata prima dei lavatoi della Rosada, frazione che il
poeta Zanzotto definì: “una piccola cartolina inviata dagli dei”.
IL PERCORSO NATURALISTICO: LA VIA DEI
MULINI
Partendo dal centro storico
di Cison di Valmarino, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, vale
davvero la pena andare alla scoperta della Via dei Mulini che, costeggiando il
torrente Rujo, si snoda nel bosco. Sarà un’escursione capace di stupire a ogni
angolo, e dove la realtà artigianale di Cison, fino all’inizio del secolo
scorso legata al torrente e allo sfruttamento delle sue acque, emergerà in
maniera forte: vecchi lavatoi ricostruiti, fontane, canalette con diverse
chiuse, antichi mulini e resti di vecchi folli, dove si produceva la carta. L’incessante
suono dell’acque, i profumi del
sottobosco, le cascatelle, la cascata del Pissol, saranno fedeli compagni
di viaggio per arrivare al Bosco delle
Penne Mozze, un memoriale circondato
dalla natura, e creato per ricordare i
caduti alpini della provincia di Treviso. Boschi e prati in una natura che
si fa autentica, e che riporta a uno spaccato di vita di un tempo passato. Per
informazioni: [email protected], o il
sito www.marcadoc.com.
LA SECOLARE FIERA
FRANCA DEI SANTI SIMONE E GIUDA PARTE IL 18 OTTOBRE
Se in questo
inizio oramai d’autunno volete anche partecipare a una delle manifestazioni più antiche della provincia di Treviso,
allora a Cison di Valmarino non dovete perdere la Secolare Fiera Franca dei Santi Simone e Giuda, che inizia il 18 ottobre. Durante tutti i fine
settimana, e fino al 3 novembre,
sarà possibile gustare il piatto tipico
la “trippa alla tovenese” e la “sopa
coe trippe de San Simon”, preparate secondo la ricetta tipica locale. Nella
fornitissima enoteca all’interno dello stand allestito nel centro sportivo
polifunzionale sarà possibile degustare i migliori
vini Doc e Docg del Veneto. Il 20 ottobre è prevista la 4° edizione di
“Giocabimbi”, giornata dedicata ai giochi di strada e all’intrattenimento per
bambini da 0 a 90 anni! Il 27 ottobre si terrà invece la mostra mercato “Gusti
d’autore” con una vasta proposta di eccellenze enogastronomiche locali esposte
e proposte lungo gli antichi borghi del paese. (Silvia Gorgi)