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7 dicembre 2018 Festeggiamo insieme Santa Lucia

Festeggiamo insieme Santa Lucia

È una delle feste della tradizione veneta più amate dai bambini, e non solo! Scopriamone insieme le origini

Nei prossimi giorni il centro storico di Verona tornerà a ospitare i tradizionali banchéti de Santa Lussìa, il vivace mercatino che richiama 260 espositori provenienti da tutta Italia, ospitato in Piazza Bra, dove trovare prodotti d'artigianato, ma soprattutto tante specialità gastronomiche come le tipiche pastefrolle di Santa Lucia. Un periodo di gioia e festa che ha il suo apice nella notte del 12 dicembre, quella in cui la Santa, con il suo fedele asinello, fa visita alle case dei bambini per lasciare loro dolcetti, giochi e a volte… un po’ di carbone.

La storia di Lucia

Ma chi è la Santa celebrata il 13 dicembre? E perché la sua festa è così sentita nelle famiglie venete e in particolare veronesi? Pare che la storia di Lucia abbia inizio alla fine del 200 d.C. a Siracusa, dove la bambina nacque in una famiglia nobile. Crescendo, Lucia si convertì al cristianesimo, anche se la società dell’epoca era perlopiù pagana, e decise di dedicare la sua vita al Signore. Una scelta sostenuta con forza di fronte a ogni avversità, ma che la portò al martirio (e l’iconografia classica della santa è molto chiara nel riferimento alle torture subite), proprio il 13 dicembre del 304. Venerata fin da subito da molti dei suoi concittadini, le sue spoglie vennero dapprima rubate e portate a Costantinopoli, poi recuperate e portate a Venezia attorno all’anno 1000, quindi sistemate fino al 1861 nella chiesa di Santa Lucia in riva al Canal Grande, che sorgeva dove ora si trova l’omonima stazione ferroviaria. Le spoglie oggi riposano nella vicina chiesa di San Geremia, meta dei fedeli che arrivano qui da tutto il mondo per chiedere alla Santa la grazia per la guarigione dai loro problemi agli occhi. E in tutto questo, cosa c’entra Verona? In città il culto della Santa è sempre stato molto forte, probabilmente di conseguenza alla dominazione della Serenissima. Così, quando nel XIII secolo si diffuse un’epidemia di “male agli occhi” tra i bambini, fu a lei che i genitori si rivolsero per cercare di guarire i loro piccoli. La cittadinanza decise di chiedere una grazia alla Santa con un pellegrinaggio, da fare senza mantello e a piedi scalzi, fino alla chiesa di Sant’Agnese, che sorgeva dove oggi si trova il Municipio. Per i bambini, ovviamente, si trattava di un grosso sacrificio, ma i genitori promisero loro che, se avessero ubbidito, la Santa sarebbe passata per ogni casa a lasciare doni e dolcetti. I bambini accettarono di partecipare, l’epidemia venne sconfitta e da quel momento la notte del 12 dicembre Santa Lucia non smette di visitare le case di chi l’aspetta tutto l’anno portando dolci e regalini.

Dove festeggiare Santa Lucia

Oltre a Verona, sono tante le città italiane dove si celebra la Santa, località che possono diventare la meta perfetta per una gita last minute. Alessandria, ad esempio, dove il 13 dicembre si fa festa nel piazzale antistante la chiesa di Santa Lucia, ci si scambia doni e si mangiano i tradizionali lacabon, bastoncini di zucchero e miele. O ancora, a Bologna, dove il Portico dei Servi lungo Strada Maggiore è animato dalle bancarelle della Fiera di Santa Lucia, un classico dell’Avvento nella città emiliana. E non poteva che festeggiare in grande Santa Lucia anche la sua città natale, Siracusa, dove viene organizzata una processione in costume estremamente scenografica.