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11 ottobre 2014 Giovanni Rana e Francesco Canella: self made man a confronto all’Alìper di Rovigo

Giovanni Rana e Francesco Canella: self made man a confronto all’Alìper di Rovigo

Due volti, due uomini, due caratteri forti, due storie di successo

Sabato 11 ottobre, all’Alìper di Rovigo si è tenuto il confronto tra due Self Made Man: Giovanni Rana, patron del noto pastificio veronese e Francesco Canella, patron della storica realtà della Grande Distribuzione padovana. Dopo aver offerto al pubblico presente una degustazione di prodotti Rana, Giovanni Rana e Francesco Canella hanno raccontato al pubblico i segreti di due imprese di successo.

Due imprenditori che con il loro coraggio e la voglia di mettersi in gioco in prima persona sono riusciti a costruire due aziende solide, due realtà che hanno fatto della tradizione un valore, sempre con un occhio puntato verso il futuro, per rispondere, anticipandole, alle sempre più complesse esigenze dei clienti.

Questo è il quadro che è emerso dal confronto tra Giovanni Rana e Francesco Canella che allo stesso modo hanno saputo mettere il cuore nella loro impresa, potendo quindi metterci la faccia.

“Il mio viaggio è cominciato con una Guzzina dotata di un grande cesto – racconta il Patron dello storico pastificio veronese Giovanni Rana – ero un giovane irrequieto e impaziente, diceva mia madre, ma adesso sarebbe orgogliosa di me. Dopo una prima esperienza di lavoro nel forno di un panificio, ho capito subito quanto mi piacesse lavorare la pasta e, dalla pasta del pane sono passato in fretta a fare la pasta dei tortellini. Negli anni ’60 è cominciata la mia avventura in un piccolo negozio di San Giovanni Lupatoto dove preparavo i tortellini che poi andavo a consegnare casa per casa.

Nel ’62 nasce il pastificio Rana ed oggi i miei tortellini fanno il giro del mondo. A me piace stare in mezzo alla gente perché è in mezzo alla gente che trovi la risposta. Grazie ai suggerimenti delle persone sono arrivato fino a qui e il viaggio è ancora lungo.”

 

“Io sono nato a Veggiano, in provincia di Padova, da una famiglia di agricoltori, terzo di sette fratelli – racconta Francesco Canella, patron dei Supermercati Alì - Il Lavoro dei campi non bastava a per il fabbisogno di tutti, fu così che a 14 anni trovai lavoro fuori casa come garzone presso lo spaccio O.N.A.R.M.O. a Padova. Tutte le mattine partivo in bicicletta per andare al lavoro in città percorrendo 17 km. Imparai il lavoro del banconiere e all’età di 30 anni mi si presentò l’occasione di rilevare lo spaccio alimentare O.N.A.R.M.O. Ci ho creduto e, facendo enormi sacrifici, ho cominciato a lavorare di giorno in negozio e di notte a tenerne la contabilità. Nel 1971 nacque il primo supermercato in Italia con il Banco Servito e  aveva come insegna Alì, che è la contrazione di Alimentari. Da più di 40 anni ci impegniamo a garantire qualità, convenienza e il miglior servizio a tutti i clienti. Abbiamo superato i 100 punti vendita e i 3000 collaboratori, ma la mia volontà e quella della prossima generazione, è quella di continuare a crescere.”

 

Due storie accomunate dalla tenacia di due uomini, dalla tradizione tramandata di generazione in generazione e da uno sguardo rivolto sempre verso l’innovazione e il futuro.