Dal Negroni al Bellini, intramontabili, la loro storia
nasconde aneddoti sconosciuti ai più
Spritz, Negroni, Bellini e ancora: ci sono cocktail italiani capaci di resistere al passare del tempo, amatissimi tanto nel
nostro Paese quanto all'estero. Ciascuno, a modo suo, racconta un pezzo di
storia, come il Negroni Sbagliato, nato da un'intuizione furtiva nella Milano
da bere, o il Bellini, inventato al leggendario Harry's Bar di Venezia.
Aromatizzati alla frutta fresca, più o meno alcolici, di seguito trovate
l'elenco dei cocktail italiani più famosi.
Cocktail italiani, Negroni
e Bellini
Negroni: dal caratteristico colore
arancione, fu inventato a Firenze nella prima metà degli Anni Venti. A crearlo,
il barman Luigi Scarselli che lo inventò in onore del conte Camillo Negroni.
Amante dell'antica bottega Caffè Casoni, il Conte chiedeva al barman "il
solito": un Americano con aggiunta di gin. E così, dalla semplice
richiesta di un cliente un po' speciale, è nato uno dei cocktail italiani più
famosi al mondo.
Bellini: la sua casa natale è il
celebre Harry's Bar di Venezia dove, intorno agli Anni '40, fu inventato dal
capo barista, Giuseppe Cipriani. Composto da vino bianco frizzante, succo e
polpa frullata di pesca bianca, è forse il cocktail italiano più sofisticato
che sia. Amatissimo dalle signore, Cipriani lo battezzò con questo nome curioso
in onore del suo colore rosato, simile a quello della toga di un santo in un
dipinto di Giovanni Bellini.
Cocktail italiani, Americano, Spritz e Negroni Sbagliato
Americano: il primo cocktail in assoluto a essere servito come aperitivo; sulla sua nascita ci sono diverse versioni. C'è chi dice che sia stato inventato nell'Italia degli anni'30, chi, di contro, sostiene che la sua paternità sia da ricondurre al Bar Camparino di Milano, dove si racconta che sia stato creato addirittura nel 1860. Il motivo del nome, tuttavia, è presto detto: è stato ribattezzato così in onore di Primo Carnera, il pugile italiano che, nel 1933, divenne campione di pesi massimi a New York.
Spritz: di origini veneziane, anche se il dibattito sul luogo di nascita dello Spritz è ancora vivo. Da Parma a Bologna, passando per Padova, Ferrara e Venezia, tutt'oggi non è chiaro dove sia stato creato per la prima volta. Di certo c'è che le sue origini, in realtà, sono da cercare in tempi antichi: pare, infatti, che un suo antenato sia nato durante la dominazione austriaca in Lombardia e in Veneto. I soldati asburgici, poco abituati ai vini forti di questi territori, erano soliti annacquarlo con acqua frizzante. L'etimologia del termine riporta effettivamente al tedesco, visto che spritzen significa "spruzzare".
Negroni Sbagliato: famoso tanto quanto
il Negroni, fu inventato per caso intorno al 1969 da Mirko Stocchetto al Bar
Basso di Milano, tra i locali meneghini più famosi per l'aperitivo. Un giorno,
un cliente ordinò al banco un Negroni e Stocchetto, sicuro che tutte le
bottiglie fossero al loro posto, iniziò la preparazione a "occhi chiusi".
Non si sa per quale motivo, al posto del gin si ritrovò in mano la bottiglia di
spumante: il cliente, incuriosito da questo errore casuale, gli chiese di
assaggiarlo in questa nuova versione. Nacque, così, uno dei cocktail più
celebri di sempre.