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14 febbraio 2020 La festa delle marie - Carnevale di Venezia 2020

La festa delle marie - Carnevale di Venezia 2020

Una festa antica, tradizionale, che ogni anno a Venezia, nel corso del Carnevale, prende forma e viene rievocata in chiave moderna. Si tratta della “Festa delle Marie”, in altri tempi il Doge chiamava a sé dodici bellissime fanciulle di umili origini cui donava gioielli per il loro matrimonio come dote nuziale. Le ragazze scelte a rappresentare la città, nel giorno della purificazione della Madonna, il 2 febbraio, si raccoglievano insieme ai loro promessi nella chiesa di San Pietro di Castello per ricevere la benedizione. Ed ora, come allora, questa tradizionale festa resta uno degli appuntamenti più attesi e importanti nelle giornate carnevalesche, che sabato 15 febbraio farà sfilare le Marie del 2020, scelte fra una novantina di candidate, lungo il classico corteo, che percorrerà via Garibaldi e Riva degli Schiavoni per arrivare sul palco di Piazza San Marco attorno alle 16, quando avverrà la presentazione ufficiale al pubblico del Carnevale. Nei giorni a seguire ci saranno tutta una serie di appuntamenti che vedranno protagoniste le Marie fino alla proclamazione della Maria delle Marie nell’ultimo giorno del Carnevale. La festa è un momento unico per ammirare i costumi della tradizione veneziana. Il corteo è, infatti, accompagnato dai gruppi storici in costume del C.E.R.S. (Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche) e dalle associazioni "Amici del Carnevale di Venezia", "Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia", "Associazione Dame e Cavalieri". Mentre il concorso delle Marie è organizzato dall’Associazione “Venezia è… (Storia arte cultura)”, in collaborazione con "Il Gazzettino".


LA SUA ANTICA TRADIZIONE E L’ORIGINE DEL NOME “MARIONETTA”

Dunque, a differenza, della regata storica che di fatto è una festa creata e reinventata ad uso turistico, rinata nel 1896 nel corso delle feste della Esposizione internazionale d’arte, divenuta poi Biennale, anche se in realtà mai nessun Doge, né dogaressa, sfilò lungo il Canal Grande, la “Festa delle Marie” è un fatto storico realmente accaduto. Secondo la tradizione nella chiesa patriarcale di San Pietro di Castello avveniva appunto la benedizione delle coppie di giovani veneziani che si sarebbero sposate entro l’anno, e Chiesa e patriziato sceglievano dodici ragazze indigenti per fornire loro una congrua dote necessarie per maritarsi. E perché questo numero, 12, da cosa deriva la scelta proprio di dodici fanciulle? Le cronache assicurano altresì che il 2 febbraio 973, nel mezzo della celebrazione religiosa, una banda maldestra di pirati dalmati, rapì una dozzina di fanciulle. I pirati furono presto inseguiti dai mancati sposi inferociti e raggiunti nelle vicinanze delle lagune di Caorle. La vendetta fu feroce, i veneziani uccisero i dalmati, recuperando trionfanti le spose. Questa fu dunque l’origine della festa, che, nel corso degli anni, divenne da religiosa sempre più laica, con le Marie a sfilare lungo il Canal Grande in un corteo di barche. Ma questa sfilata e i commenti alle ragazze scelte e di conseguenza anche i confronti con le escluse si trasformò anche in una baraonda, tanto che le autorità finirono per vietare l’esibizione delle ragazze dal vivo, che vennero sostituite da manichini di legno, dal popolo soprannominati “Marie de tola”, ovvero “Marie di legno”. E da questo fatto sembra che derivi l’etimologia della parola “marionetta”. Pare proprio che dall’ex voto offerto alla Vergine dalla Serenissima, per aver strappato miracolosamente dalle mani dei pirati barbareschi le dodici belle veneziane intorno all’anno 1000, si sia fondata la festa commemorativa, con le Marie riccamente vestite d’oro e pietre preziose, condotte in processione fra le calli, ma più che la bellezza o la non avvenenza, giudicata dal popolo, sembra che il motivo della loro sostituzione con delle statue di legno, fosse legato all’enormità della spesa che la Serenissima si ritrovava così a sostenere. E l’idea di farne appunto delle statue scolpite nasca da questo, e, viste le dimensioni naturali, le Marie di legno finirono per essere chiamate “Marione”. Ci furono poi le riproduzioni di quelle figure, che venivano messe in vendita durante la festa, da cui sembra appunto derivi il termine “Marionetta”. Correva l’anno 1379, dunque, per la nascita dell’uso universale di “marionette”. 


LE MARIE IN QUESTO CARNEVALE 2020

La Maria più bella del 2020 viene scelta fra le 12 ragazze selezionate e residenti nella città metropolitana, che in pratica corrisponde ai confini dell’antico Dogado. E in questi giorni di Carnevale sono molteplici gli appuntamenti cui le Marie presenzieranno, da aperitivi a rievocazioni, fino all’ultimo lunedì, il 24, che sarà per le ragazze una giornata super speciale, visto che al Gran Gala nelle sale Apollinee del Teatro La Fenice verrà eletta la Maria del 2020 e anche la Maria dei lettori de Il Gazzettino 2020. La Maria dell'anno rappresenterà Venezia, La Serenissima, un'opera d'arte senza uguali per la ricchezza e la maestosità della sua storia. Per un anno sarà lei la Bellezza, la Grazia, la Venezianità, l'Eleganza, la Nobiltà, di questa nostra meravigliosa Grande Signora. Mentre la “Maria dei lettori” sarà votata dai lettori del Gazzettino, che potranno esprimere la loro preferenza attraverso i coupon che metterà a disposizione il quotidiano. E non finisce qui, visto che martedì 25 dalle 14,30, le Marie partiranno dal Pontile di Riva De Biasio con il corteo del “Serenissimo Tribunal de l’Inquisithion” che scorterà le ragazze fino in Campo San Giacomo, dove ci sarà il Doge, con il suo seguito a rendere loro omaggio. A seguire sfilata fino a Piazza San Marco, dove, per la Maria del 2020, avverrà la proclamazione, con addosso un meraviglioso costume confezionato esclusivamente per l’occasione dall’Atelier Pietro Longhi, e la sua incoronazione davanti a una piazza che sarà di certo gremita di gente, e che potrà accogliere centomila persone, giunte fin lì per applaudire, ammirare e conoscere la “Maria del 2020”! E con lo “Svolo del leon” - il grande drappo della bandiera di San Marco -  che s'innalza fino alla cima del campanile - El paron de casa cosiddetto - accompagnato dalle note dell'inno di San Marco, si chiuderà il carnevale 2020. Per maggiori informazioni: www.festadellemarie.com