NEWS E VIDEO

condividi

18 giugno 2018 Oggi è la Giornata Internazionale del Sushi!

Oggi è la Giornata Internazionale del Sushi!

Festeggiamola insieme davanti a un piatto di maki, uramaki, nigiri e sashimi… Non li avete mai assaggiati? Potrebbe essere il giorno giusto per provare

Siete anche voi dell’idea che ogni scusa sia buona per festeggiare? Bene, nel caso aveste bisogno di un pretesto per uscire stasera, sappiate che oggi è l'International Sushi Day, la Giornata Internazionale del Sushi, indetta nel 2009 e da allora rigorosamente celebrata da tutti gli amanti della cucina giapponese nel mondo.

La prima volta al sushi: come scegliere ristorante e piatti

Amato in tutto il mondo, e molto apprezzato anche in Italia, il sushi è un alimento fresco, leggero, perfetto per l’estate. Ovviamente per gustarlo, soprattutto le prime volte, è bene scegliere ristoranti di fama consolidata, perché la bontà del piatto che andrete a mangiare dipende moltissimo sia dalla qualità delle materie prime che dall’abilità del cuoco. Sembra una banalità, ma non lo è. Il sushi, infatti, si basa su preparazioni molto semplici, a base di pesce crudo e pochi altri ingredienti, che se non sono eccellenti e freschissimi possono trasformare un piatto raffinato e delicato in una pietanza grossolana e insapore (senza parlare dei rischi del pesce mal conservato!). Certo, un buon ristorante può costare un po’ di più (anche se non è la regola), ma è meglio non rischiare e lasciarsi invece introdurre nel magico mondo del sushi da chef e personale di comprovata competenza. Per la scelta del menu, se non siete degli esperti fatevi consigliare dal cameriere, sottolineando che si tratta per voi della prima volta, in modo che la scelta ricada su piatti dai gusti accessibili e non troppo azzardati. C’è sempre tempo di ordinare ancora e osare un po’ di più! Le portate principali tra le quali vi troverete a scegliere sono i nigiri che si presentano come un letto di riso con sopra del pesce crudo (tonno e salmone i più gettonati) o appena cotto (come gamberi o polpo); i maki, rotolini di riso, pesce e alga Nori; e il sashimi, ovvero strisce di pesce crudo al naturale. Per accompagnarli non può mancare ovviamente la salsa di soia, nella quale intingere appena appena il pesce, ma neanche il wasabi - una salsina verde piccante da aggiungere in quantità piccolissime perché ha un sapore molto intenso e non amato da tutti - e lo zenzero in foglie, che andrebbe mangiato tra una portata e l’altra per pulire il palato. Per concludere, il problema bacchette: se non avete idea di come si usino evitate comunque di chiedere forchetta e coltello, e mangiate con le mani, un modo semplice e assolutamente in linea con la tradizione giapponese! Qui molti altri consigli per affrontare al meglio la vostra “prima volta”. Se invece preferite organizzare una cenetta intima e domestica potete acquistare il sushi nei supermercati Alì e Aliper: successo garantito!

Sushi fatto in casa, cosa serve?

Se invece di andare al ristorante preferite restare a casa e cucinare voi stessi una cenetta in stile giapponese, oltre ai consueti strumenti per lavorare il pesce avrete bisogno di alcuni utensili che non rientrano nelle nostre preparazioni tradizionali. A partire dai tappetini di legno arrotolabili, necessari per realizzare i maki: in Italia se ne trovano anche come tovagliette americane per la tavola e hanno un prezzo davvero irrisorio. E ancora, una ciotola ampia e bassa dove far raffreddare il riso bollito, che deve essere in legno, materiale che assorbe l’amido in eccesso. Tra gli ingredienti, invece, non possono mancare il riso da sushi, anche se il Ribe o il Sant’Andrea possono andare bene lo stesso; l’aceto di riso (o di mele) e l’alga nori per arrotolare i maki. Per quello che riguarda il pesce, è fondamentale che sia fresco e che sia stato abbattuto in modo da ovviare al problema dei batteri. Al momento dell’acquisto verificate assolutamente questo aspetto, mentre se avete l’attrezzatura necessaria a casa, potete abbatterlo da soli. Tagliare il pesce per il sushi, infine, è una vera e propria arte… ma per quello ci vogliono anni di esperienza e uno chef giapponese come maestro!