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26 novembre 2018 Radicchio, il fiore d’inverno che non smette di stupire

Radicchio, il fiore d’inverno che non smette di stupire

Scopriamo insieme le varietà più amate e come gustarle al meglio

C’è un prodotto che non manca mai sulle nostre tavole in questo periodo il radicchio. Croccante, saporito, con quel suo gusto piacevolmente amarognolo, e bellissimo da vedere in tutte le sue varianti. Sì, perché, e lo sappiamo bene, di radicchio non ce n’è uno solo. Ma vediamoli da vicino questi “fiori d’inverno” e scopriamo come è meglio utilizzarli in cucina perché le loro caratteristiche vengano giustamente valorizzate.

Tutte le sfumature del radicchio

Partiamo dal più famoso, il radicchio rosso di Treviso IGP, che si distingue in precoce e tardivo, il più pregiato. In entrambi i casi la forma è allungata, ma se nel precoce le foglie sono larghe e fitte in un cespo chiuso, nel tardivo assumono una forma unica e raffinata: più sottili, e dalla costa bianca molto più accentuata, le foglie del tardivo si arricciano sul finale creando un vero e proprio fiore di grande bellezza. In entrambi i casi il sapore è spiccatamente amaro e aromatico, il che rende il radicchio rosso di Treviso IGP adatto ai risotti e alla griglia, ma anche ai dolci (come questo). Ha una caratteristica forma a pigna il rosso di Verona IGP, particolarmente adatto alle insalate con aggiunta di noci e bocconi di Monte Veronese, mentre decisamente sferico è il radicchio di Chioggia IGP, esaltato dalla cottura. Ci sono poi i bellissimi radicchi variegati, quello di Castelfranco IGP, quello di Chioggia e il bianco di Maserà e di Lusia, con le loro foglie che vanno dal verde al giallo chiaro, puntinate di rosso e aperte come fossero davvero degli splendidi fiori. In linea di massima, il sapore dei variegati è più delicato e la consistenza croccante va preservata con veloci passaggi in padella, giusto per una scottatura. Bellissima da vedere, tanto che è quasi un peccato pensare di mangiarla, è poi la rosa di Gorizia, tra le varietà più apprezzate al mondo. Croccante, fresca, delicata, va mangiata fresca; ancora più dolce nella variante gialla, la canarino, con la quale si possono creare anche raffinatissimi centrotavola. Rientra nella famiglia del radicchio anche il pan di zucchero, dalle foglie verdi e perfetto in insalata, ma anche sbollentato velocemente e arricchito con olive e pancetta.

Perché, come e dove mangiarlo

Come è ormai chiaro, le ricette per gustare il radicchio in tutte le sue varianti sono infinite, si va dal semplice radicchio grigliato alle corpose lasagne, dagli insoliti calamari ripieni alle insalate più raffinate come questa con avocado e champignon. Come mangiarlo non è dunque un problema, perché una ricetta adatta ai propri gusti si trova sicuramente. È importante, invece, sottolineare perché mangiarlo: oltre al gusto del palato, infatti, anche la salute passa da un buon piatto di radicchio! Ricco di fibre, vitamine e decisamente ipocalorico (23 calorie per 100 grammi), il radicchio stimola anche la produzione di bile, contribuisce a mantenere il fegato in salute e rappresenta un toccasana in caso di stitichezza e relativi disturbi intestinali. In questi mesi, infine, tante manifestazioni celebrano questo prodotto, tutte riunite dalla kermesse Fiori d’Inverno che prosegue fino a marzo. Tra i prossimi appuntamenti in calendario, la mostra di Martellago, quella storica di Treviso e quella di Castelfranco