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10 ottobre 2014 Rinasce il Bastardo di Burlina, l’antico formaggio dei veneti

Rinasce il Bastardo di Burlina, l’antico formaggio dei veneti

Frutto di un progetto di filiera certificata partito un anno e mezzo fa, questo formaggio, tipico della pedemontana del Grappa, ha già ottenuto riconoscimenti importanti.

 

Medaglia d’oro alla decima edizione di Caseus Veneti (Concorso Regionale Formaggi del Veneto) come miglior formaggio della categoria semi-duri, il Bastardo di Vacca Burlina è un formaggio ritrovato, grazie a un progetto di filiera controllata, tutto made in Veneto.

Tipico della Pedemontana del Grappa, questo prodotto è il frutto di un lavoro che parte dalla valorizzazione di una razza bovina autoctona, la Burlina, quasi estinta a causa delle politiche autarchiche imposte dal regime fascista e oggi recuperata, grazie all’impegno del Centro Veneto Formaggi di Cavaso del Tomba (TV), azienda che produce, trasforma e affina formaggi.

Oggi la Burlina è allevata in tre aziende agricole locali: 400 animali in lattazione che producono dai 13 ai 15 quintali di latte al giorno, poi trasformato nei formaggi tipici Morlacco e Bastardo del Grappa di Vacca Burlina, venduti in esclusiva nei supermercati Alì. «Abbiamo incontrato nel gruppo Alì Spa, leader nella GDO veneta, un partner che ha saputo vedere le potenzialità di questo progetto - spiega Gabriele Toniolo, presidente di Centro Veneto Formaggi - per i valori che rappresenta sotto il profilo della salvaguardia delle tradizioni e del territorio Pedemontano e per la qualità dei nostri formaggi».

La filiera è dunque controllata dalla stalla al banco del supermercato ed il marchio “Frutti di un Territorio” rappresenta la garanzia dell’origine della materia prima: 100% made in Veneto.