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5 novembre 2018 Sedano rapa e topinambur, alle radici della cucina

Sedano rapa e topinambur, alle radici della cucina

Materie prime “povere” ma ricche di nutrienti, le radici sono molto versatili e preziose per la nostra dieta

Che cosa hanno in comune carote, zenzero, curcuma e ravanelli? Sono tutte radici. Le più famose e utilizzate in cucina, ma di certo non le uniche della loro “specie” a poter rientrare di diritto nella nostra dieta quotidiana, ricche di proprietà, nutrienti, ma anche gusto, come spesso sono. Tra le radici meno note, quali sono però le più gustose e versatili? Scopriamolo insieme.

Topinambur e sedano rapa

Tra le radici più interessanti sul mercato c’è senza dubbio il topinambur. Simile a una patata bitorzoluta e dalle dimensioni molto ridotte, il topinambur ha un gusto particolarmente delicato, che lo rende adatto per le più varie preparazioni. Può essere mangiato sia cotto che crudo, e in questo caso le sue nuove proprietà nutrienti vengono mantenute intatte. Ottima fonte di fibre, il topinambur contiene anche una buona quantità di potassio e folati come l’acido folico, importante per le donne in gravidanza. Cento grammi di prodotto apportano solo 73 calorie, e anche l’indice glicemico è piuttosto basso (50, molto inferiore a quello delle patate, ad esempio). Ottimo nei primi piatti – come questo riso, orzo e topinambur – è perfetto anche come in zuppa – originale questa ricetta con il polpo e i ceci - o come contorno, come nel caso della crema di topinambur con il tonno scottato. Altrettanto versatile il sedano rapa, radice dalle grandi dimensioni, dall’interno carnoso e dall’esterno irregolare e nodoso. Eliminata la parte superficiale, anche in questo caso la polpa può essere consumata sia cruda – a fette sottili condite con olio, limone e sale – che cotta, la soluzione più comune e preferibile. Il sapore è quello del sedano, ma più delicato e terroso, e se ne possono fare gli usi più disparati, dalle zuppe alle polpette, dalle cotolette alle… lasagne! (qui qualche consiglio).

Le radici da scoprire

Ovviamente la varietà di radici sul mercato non si esaurisce qui, anzi elencarle tutte sarebbe impossibile. Tra quelle che probabilmente avrete visto sugli scaffali e probabilmente non vi siete mai azzardati a provare, però possiamo citare il daikon, ad esempio. Si tratta di una grossa radice bianca e allungata, spesso proposta cruda e grattugiata a contorno di piatti orientali. O ancora, la yuca, o manioca, ottima fritta come del resto la gran parte delle altre radici, da usare in alternativa alle classiche patatine. E ancora la maca detta anche ginseng delle Ande, o la rutabaga … ma l’elenco potrebbe continuare. Qui ne trovate uno esaustivo, con l’invito a sperimentare ricette nuove e nuovi sapori, creando piatti ricchissimi anche con il più “povero” degli ingredienti.