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17 luglio 2019 Storia del mojito, le origini di uno dei cocktail più famosi di sempre

Storia del mojito, le origini di uno dei cocktail più famosi di sempre

Fresco, pungente ed esotico: conoscete la storia di uno dei cocktail più famosi di sempre?


Un mix indovinato di rum, zucchero, lime e menta che dà vita a un sapore inconfondibile. Nonostante sia conosciutissimo, la storia del mojito è confusa e incerta. Tra i cocktail più amati da Ernest Hemingway, fu proprio lui a raccontare, durante il suo lungo soggiorno a Cuba, quali fossero le presunte origini celate dietro uno dei drink più famosi di sempre. Lo scrittore inglese era solito narrare la storia di Sir Francis Drake, un marinaio che arrivò con la sua nave a Cuba nel lontano XVI secolo. Non si sa cosa spinse questo navigante a dar vita a una miscela di aguardiente, distillato di bassa qualità, acqua, zucchero e una speciale varietà locale di menta, la hierbabuena. Sta di fatto che, con questi ingredienti, diede vita al primo mojito della storia, da lui battezzato col nome di Draquecito in un chiaro omaggio a se stesso. Nonostante non esistano prove storiche di quanto tramandato da Hemingway, di certo c’è che l'uso del lime è davvero da ricondurre ai corsari: grazie a questo agrume, infatti, avevano più possibilità di combattere lo scorbuto e la mancanza di vitamina C dovuta alle lunghe navigazioni per mare. Col passare dei secoli, il Draquecito si trasformò abbandonando l'uso dell'aguardiente e utilizzando il rum. Nacque, così, il mojito (inserire qui il link alla ricetta) come lo conosciamo oggi. Le origini del termine, tuttavia, non sono chiare: secondo una prima interpretazione starebbe a indicare una tipica marinatura cubana a base di agrumi e aglio, ma potrebbe anche rimandare a una parola africana che significa incantesimo.

Storia del mojito: la Bodeguita del Medio

A contribuire alla creazione del mito, Hemingway e la sua tanto amata Bodeguita del Medio. Locale nel cuore dell'Avana, lo scrittore amava recarvisi al tramonto, dopo una giornata trascorsa a pescare marlin (o a cercare di farlo). D'altronde, questo bar oggi diventato un simbolo di tutta Cuba distava appena pochi passi dall'albergo in cui Hemingway alloggiava, l’Hotel dos Ambos Mundos. Ma il premio Nobel non era l'unico ad avere una particolare predilezione per questo posto: da Pablo Neruda a Brigitte Bardot, da Fidel Castro a Salvador Allende, il passaggio dei nomi altisonanti è ben visibile, ancora oggi, attraverso gli autografi e le dediche che campeggiano sulle pareti della Bodeguita. Su tutte, quella scritto da Hemingway: "My mojito in La Bodeguita". Una frase che la dice lunga su quanto, questo bar, sia legato a doppio filo con la storia del mojito. Fu lo spagnolo Angel Martinez che, nel 1942, rilevò le mura di quello che fino ad allora era stato un semplice negozio di alimentari per dar vita a un locale che, nel tempo, sarebbe diventato il più famoso di tutta Cuba. Pur non avendo inventato in prima persona il mojito, non si può dire che Martinez non abbia contribuito a creare un fenomeno. Ed è grazie a lui e all'innegabile passione di Hemingway prima per il suo bar e poi per il suo mojito che questo cocktail è diventato un successo universale, reinterpretato oggi dai bartender in mille versioni. Qui ve lo proponiamo in versione analcolica.