Non è solo squisitamente buono, ma i suoi aromi e le sostanze che contiene regalano una sensazione di benessere e felicità.

Il mito racconta che il tartufo nacque quando Giove scagliò uno dei suoi fulmini ai piedi di una quercia e poiché il re degli dei era noto per le sue doti amatorie, a questo fungo ipogeo vennero attribuite proprietà afrodisiache.

Recentemente questa credenza ha trovato un fondo di verità, pare infatti che in questo prodotto siano stati individuati composti di tipo steroideo e anche ormoni simili a quelli sessuali. A questo va aggiunto il piacere di gustare piatti a base di questo delizioso ingrediente, che può avere anche funzione antidepressiva.

Dal punto di vista nutrizionale il tartufo è ricco di proteine e povero di grassi e carboidrati. È inoltre privo di colesterolo. Per contro, contiene buone quantità di potassio, magnesio e calcio e gli sono riconosciute attività antiossidanti, proprietà rimineralizzanti e digestive. Attenzione però, un consumo troppo frequente può causare problemi a fegato e stomaco. Il suo consumo è sconsigliato a persone con problemi di reni e patologie del fegato.

Ma il tartufo è anche elisir di bellezza e alcune aziende hanno già brevettato cosmetici che lo contengono. Pare infatti che creme a base di tartufo possano essere d’aiuto per ridurre i danni causati dall’acne, avere effetto schiarente e anti macchia e agire come antirughe naturale.

In Italia il tartufo è un’eccellenza gastronomica. Fra le tante sagre, feste e manifestazioni a esso dedicate è da ricordare senz’altro la Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba, quest’anno attiva fino al 16 novembre. Per informazioni cliccate qui.