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Un fine settimana alla moda con Venice Fashion week

Un fine settimana alla moda con Venice Fashion week

È una Fashion Week diversa, particolare, quella che da qualche anno ha preso forma a Venezia, eh sì perché la Venice Fashion Week, che si è aperta giovedì 17 e che durerà fino a sabato 26 ottobre, mette in gioco insieme alla Moda tanti temi come la sostenibilità, il green, insomma la creatività al servizio di qualche cosa di più alto.

In programma dieci giorni di incontri, mostre, convegni e sfilate in palazzi, gallerie e luoghi d'arte per promuovere la moda sostenibile, l'alto artigianato e gli stilisti emergenti. Organizzata da "Venezia da Vivere", in collaborazione con Comune di Venezia, Ied Venezia, Venezia Unica, Associazione Piazza San Marco e Tavolo Veneto della Moda ha come novità quest’anno la collaborazione con il Department for International Trade e il Consolato generale britannico. Insieme al London College of Fashion-UAL e all'Università Iuav sono stati in grado di dare vita, infatti, alla "Giornata della Moda Sostenibile", che avrà come focus formare le nuove generazioni di stilisti nonché l'educazione del consumatore del futuro. Per questo evento in programma mercoledì 23 ottobre all’Hotel Ca’ Sagredo sul Canal Grande saranno presenti gli stilisti: Tiziano Guardini e Patrick McDowell.

A moderare l’incontro Marina Spadafora, capofila di Fashion revolution in Italia. I due stilisti McDowell e Guardini parteciperanno alla conferenza Uk-Italy: Lessons in sustainable fashion confrontandosi sul tema moda sostenibile. Patrick McDowell si è dimostrato entusiasta di partecipare all’incontro: “perchè i cambiamenti climatici diventano una priorità globale e i giovani stilisti vogliono essere in prima fila per risolvere il problema e dare l'esempio". E lui di anni ne ha solo 23, nato a Liverpool, si è formato alla Central St Martins di Londra. Lo stilista sostenibile emergente ha esordito alla London fshion week di settembre 2018 e ha sfilato il 20 luglio scorso alla Helsinki fashion week con una collezione realizzata con il supporto di Burberry e Swarovski. Tiziano Guardini, vincitore del premio Green carpet fashion award come miglior stilista emergente, impegnato da diversi anni nella promozione della moda sostenibile, tanto da essere stato affettuosamente definito dalla stampa lo stilista della natura, è stato anche ospite alle Nazioni Unite per l'evento Fashion for forest and forest for fashion.

Altra novità è la creazione di un’associazione in grado di riunire le eccellenze della manifattura artigianale veneziana: Alto artigianato veneto. La presentazione ufficiale ci sarà il giorno prima, martedì 22 ottobre, alle 18. L’Alto Artigianato Veneziano presenta i suoi progetti come la produzione di capsule collection Made in Veneto e internazionali: Guardini sta collaborando con Venice Fashion Week e il Tavolo Veneto della Moda per creare la capsule collection Made in Veneto realizzata con i Tessuti Bevilacqua, mentre McDowell ha accolto con entusiasmo l’offerta di Fornace Orsoni 1888 di riutilizzare materiale di recupero dalle tessere di mosaico per un’edizione speciale della sua linea di borse.

Molto suggestiva sarà anche la visita all'atelier sartoriale del Teatro La Fenice, e la sfilata di Antonia Sautter, stilista veneziana di abiti in sete preziose, cristalli e tessuti stampati a mano, creatrice dell’onirico Ballo del Doge, di mercoledì 23 ottobre alle 11, uno dei punti centrali per la rappresentazione del Made in Italy, che sarà valorizzato anche con le sfilate di diverse etichette italiane sostenibili. Il Made in Venezia avrà anche come baluardo l’Antica Tessitura Bevilacqua, azienda storica sul Canal Grande. Resterà assolutamente da non perdere la ormai tradizionale passeggiata fotografica Instawalk atelier aperti, che si svolgerà sabato 26 ottobre, alle 14. Del resto sarà immancabile in quella giornata anche la partecipazione alla cerimonia finale alle 20, con la presentazione della collezione di moda sartoriale di sette designer veneziani.

UN PROGRAMMA DI “MODA SOSTENIBILE” CON I FIOCCHI

Insomma, un’edizione scoppiettante, in grado di mettere al centro del dibattito internazionale una nuova idea di moda sostenibile, in grado di promuovere i giovani talenti creativi, i designer, i marchi nazionali e internazionali, da una parte, sostenendo a gran voce dall’altra l’alto artigianato veneziano.

Eventi, performance, sfilate di moda, conferenze e mostre nell’atmosfera magica di Venezia da promuovere come luogo per sperimentare nuovi stili di vita, piattaforma di networking per aziende innovative e, chiaramente, per le eccellenze del territorio. La Moda alla Venice Fashion Week viene utilizzata anche come veicolo potente per trasmettere messaggi importanti: con la scelta di abbracciare la moda sostenibile la Settimana della Moda di Venezia punta ora a diventare una piattaforma internazionale per promuovere il patrimonio creativo, artigianale e produttivo della città, creando partnership con le istituzioni del territorio e supportando i giovani designer, perché a Venezia la vita stessa è slow e ogni produzione, dalla gondola agli abiti, dai gioielli ai tessuti, dagli oggetti di design alle perle di vetro, è artigianale, preziosa e personalizzata. Come l’artigianato unisce il processo creativo a una continua ricerca, un capo fatto a mano racconta una storia che lo rende unico e irripetibile, mentre l’uso di tecniche tradizionali salvaguarda e promuove la cultura del territorio.

Cultura del territorio, dunque, per dieci giorni in cui i veri protagonisti saranno il recupero e la salvaguardia delle antiche tecniche di lavorazione, l’applicazione alla tradizione di moderne tecnologie e di comunicazione innovativa. Il design contemporaneo attualizza i prodotti artigianali, mentre i materiali si adeguano alle esigenze di sostenibilità dettate da un mondo in trasformazione. Non mancherà nemmeno un progetto che prevede accoglienza, inclusione sociale, sostenibilità, artigianalità e territorio e mette assieme Talking Hands e Romanelli Family.

Lunedì 21 ottobre al Novecento Boutique Hotel di Venezia sfileranno kimono, coperte e borse realizzati nella sartoria trevigiana del progetto che ha coinvolto cinque rifugiati del Gambia che hanno dato vita alle loro creazioni: la capsule collection Mixité. Gioele Romanelli, hotelier veneziano da tre generazioni, fondatore della Casa Flora e proprietario di Hotel Flora e Novecento che gestisce con la moglie Heiby e la sorella Zoe, è anche il fondatore di Venice Plastic Free e Inside Venice, realtà che incoraggiano i visitatori di tutto il mondo a un approccio alla laguna più consapevole e rispettoso.

Nei suoi hotel per esempio viene promosso l’uso delle borracce in metallo al posto delle bottigliette di plastica. L’altro protagonista di questo speciale progetto è Fabrizio Urettini, art director trevigiano, curatore, attivista e ideatore di Talking Hands, laboratorio indipendente di design e innovazione sociale che dal 2016 coinvolge i migranti ospiti dei centri di accoglienza con attività progettuali e manuali, spaziando dalla sartoria all’architettura, dalla falegnameria alla lavorazione del ferro. La capsule collection targata Talking Hands per la Romanelli Family fa conoscere le meraviglie sartoriali realizzate dai migranti ai tanti ospiti che i Romanelli accolgono nelle loro dimore: ogni capo è un pezzo unico, un mash up di stoffe provenienti da luoghi diversi.

Per partecipare all’evento che inizia alle ore 18, è possibile prenotarsi alla seguente mail: [email protected]. Per informazioni sul programma completo: www.venicefashionweek.com.
(Silvia Gorgi)