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5 gennaio 2017 Viva viva la Befana!

Viva viva la Befana!

Chi è la simpatica vecchina che la notte tra 5 e 6 gennaio passa a riempire di dolci le calze appese? Come nasce questa tradizione e dove festeggiarla al meglio?

Mancano solo poche ore: presto i cieli saranno solcati dalla scopa della nonnina più vivace d’Italia. La Befana, con le sue scarpe rotte, che si cala nei camini (per tradizione, ma dove non ne trova passa semplicemente dalla finestra) per riempire le calze appese di dolci o carbone a seconda di come ci siamo comportati durante l’anno. Una storia che conosciamo bene fin da piccoli. Ma come nasce il mito della Befana? A convergere, come spesso accade, sono due tradizioni: quella contadina e quella cristiana. Da una parte infatti l’anziana signora rappresenta da sempre l’anno vecchio che se ne va, e che non a caso fa la sua comparsa ai primi di gennaio, al culmine di un periodo molto importante per le campagne, che segue la chiusura delle semine; un momento di grandi aspettative e speranze per i raccolti futuri. Così, come da tradizione popolare, il 6 gennaio in molti centri italiani si accendono falò propiziatori (spesso a bruciare è proprio la sagoma di legno, carta e paglia di una vecchia) che rappresentano la fine di tutti i mali, portati via dal fumo, e la voglia di rinascita. Ovviamente questa tradizione pagana si è andata accompagnando a quella cristiana dei Re Magi con i loro doni, arricchita dalla leggenda della vecchina alla quale i tre viandanti avrebbero chiesto indicazioni per la grotta santa. Lei non li avrebbe voluti accompagnare nella notte ma poi, pentitasi, sarebbe uscita di casa con un sacco di regali per il neonato Gesù: non trovandolo ne avrebbe lasciato uno ad ogni bambino incontrato lungo la strada.

In molte zone del Veneto quella dell’Epifania è chiamata notte del “pan e vin”, un momento di aggregazione durante il quale, alla luce dei falò, si beve vin brulé e si mangia la “pinsa”. Tra le iniziative più simpatiche organizzate in questi due giorni nelle varie province della regione troviamo quella di Pedavena, in provincia di Belluno, dove domani si tiene l’ormai tradizionale Corsa della Befana con i podisti tutti agghindati da vecchie signore. Festa grande anche in Prato della Valle a Padova dove alle 17 si accende il falò “Brusa la Vecia”, mentre a Chioggia è tempo di Magicando della Befana, con giochi e animazioni. A Vicenza si concludono proprio il 6 gennaio la Fiera dell'artigianato in Piazza Castello e la Fiera e mercato dell'Epifania nelle piazze del centro storico. Bassano del Grappa, infine, celebra la “città della Befana” con la caratteristica sfilata in costume e la rappresentazione delle arti e dei mestieri di un tempo per le vie del centro, nonché il motoraduno Motobefana presso Palazzo Bonaguro.