Attenzione alla quantità e tipologia di grassi, all’apporto calorico, alle informazioni nutrizionali e alla presenza di allergeni.

L’arrivo del primo freddo, il ritorno all’ora solare, l’accorciarsi delle giornate… Chi non ha voglia, in questo periodo, di consolarsi con qualche piccolo peccato di gola? Attenzione però: va bene lasciarsi tentare da dolci e leccornie, ma è importante sapere cosa si acquista. Leggere l’etichetta e comprenderne il significato diventa quindi fondamentale.

Innanzi tutto è importante verificare quanti e quali grassi sono contenuti nel prodotto. A questo proposito, a partire dal prossimo 13 dicembre, sarà obbligatorio indicare in etichetta la natura dei grassi utilizzati. Al bando quindi la generica dicitura “grassi vegetali”. Molte industrie stanno già applicando la nuova norma su base volontaria, così come per gli allergeni, che dovranno essere non solo elencati, ma messi in evidenza utilizzando un tipo di carattere, stile o sfondo diversi dispetto a quello degli altri ingredienti.

Altre informazioni importanti da leggere in etichetta sono il peso netto, il termine minimo di conservazione o la data di scadenza, le modalità di conservazione e – soprattutto per i dolci –le informazioni nutrizionali. La regolamentazione comunitaria fissa criteri precisi per la redazione delle tabelle nutrizionali, che – sempre a partire dal 13 dicembre - dovranno riportare, in un unico campo visivo, il valore energetico e il contenuto in grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale. Facoltative, ma interessanti per il consumatore sono invece le GDA’s (Guideline Daily Amounts), ovvero le quantità giornaliere indicative, che esprimono in termini percentuali il contributo di una porzione di alimento rispetto ai fabbisogni medi quotidiani.

Per saperne di più vi consigliamo la lettura dell’e-book gratuito di Dario Dongo, “L’etichetta”, edito da Il Fatto Alimentare