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16 ottobre 2014 Andar per funghi nel rispetto della natura

Andar per funghi nel rispetto della natura

La raccolta dei funghi è un’attività piacevole, ma deve essere svolta nel rispetto delle normative locali e prestando attenzione a non danneggiare il sottobosco con comportamenti scorretti.

Cercar funghi in autunno è una pratica divertente e salutare che regala anche qualche soddisfazione personale e gastronomica. Attenzione però: la raccolta dei funghi è regolamentata e ogni regione ha le sue direttive, è indispensabile quindi informarsi sulle leggi locali in materia (che regolano quantità, dimensioni, giorni di raccolta…) e munirsi, ove necessario, del tesserino autorizzativo.

Esistono poi altri accorgimenti importanti da seguire per la propria sicurezza e per tutelare l’ambiente del sottobosco. Innanzi tutto è bene pianificare le escursioni per scegliere percorsi adatti alle proprie capacità, abbigliarsi in maniera adeguata ed evitare di uscire nei boschi da soli o senza avvisare qualcuno a casa.

Nella raccolta, è importante prestare attenzione a non danneggiare il micelio, ovvero quell’intreccio di filamenti sotterranei che costituiscono l’apparato vegetativo dal quale originano i funghi: assolutamente no, quindi, a uncini e rastrelli. Una volta raccolto delicatamente, il fungo deve essere immediatamente pulito da rami, foglie e terriccio. Evitate inoltre di raccogliere funghi troppo piccoli e trasportateli in contenitori rigidi e areati: sono perfetti per esempio i cesti di vimini. Non bisogna invece utilizzare sacchetti di plastica, che non consentono la diffusione nell’ambiente delle spore e deteriorano il prodotto.

In caso di dubbio sulla commestibilità portate i funghi nei centri micologici dove saranno in grado di darvi le informazioni necessarie. Evitate di raccogliere e poi gettare i funghi o – peggio – di danneggiare quelli che sapete essere non mangerecci.