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27 agosto 2018 Confetture: i consigli per prepararle in casa

Confetture: i consigli per prepararle in casa

È la regina della colazione e la star delle crostate e imparare a farla da soli la renderà ancora più buona!  

Fare in casa la confettura è semplice, bastano pochi accorgimenti da seguire alla lettera, per riuscire a racchiudere in un barattolo tutti i profumi dell’estate. E se vi state chiedendo perché parliamo di confettura e non di marmellata, questo è dovuto solo al fatto che confettura è il suo nome ufficiale! Di fragole, more, lamponi o pesca che sia, l’Unione Europea ha stabilito che quella che solitamente chiamiamo marmellata in realtà debba essere definita confettura, mentre la marmellata ufficialmente è solo quella di agrumi, ad esempio di arance o limoni.

La preparazione vista da vicino

Fatta questa dovuta precisazione, vediamo quali sono i passaggi, ma soprattutto i trucchi, per preparare eccellenti confetture. Prima di tutto è necessario scegliere la materia prima con cura, e quindi solo frutta di stagione (ma anche verdura! Qui ad esempio la ricetta per un’ottima confettura di pomodori), la cui buccia appaia integra, senza tagli o ammaccature. Una volta sbucciata e liberata dai semi, se necessario, la frutta va tagliata a pezzi e messa in una pentola a cuocere assieme allo zucchero. Quanto? Almeno 500-700 gr per ogni kg di frutta. Ovviamente dipende dalla dolcezza dal frutto scelto, ma ricordate che lo zucchero svolge un ruolo importante per garantire la conservabilità della confettura nel tempo, quindi usarne troppo poco non è comunque consigliato. Prima di iniziare la cottura aggiungete anche un po’ di succo di limone e la pectina, nel caso decidiate di utilizzarla per addensare il composto. Importante per dar corpo alla vostra confettura, la pectina può modificarne però il sapore e potrebbe essere sostituita con l’aggiunta di una mela ogni kg di frutta: l’effetto addensante sarà lo stesso. In questo momento vanno aggiunti eventuali aromi, ad esempio le spezie. Portate il composto a ebollizione tenendo la fiamma non troppo alta, fino a ottenere una consistenza collosa (in media ci vogliono 50 minuti), mescolandolo ed eliminando la schiuma che potrebbe formarsi in superficie con una schiumarola. Quando pensate che la vostra confettura sia pronta, non fate l’errore di assaggiarla: l’ustione è dietro l’angolo! Prendetene un po’ e appoggiatela su un piatti asciutto, quindi inclinatelo: se il composto scivola subito via, allora deve cuocere ancora un po’. 

Invasare e conservare la confettura

Una volta pronta, la confettura va versata in vasetti di vetro non troppo grandi e con il tappo in metallo, ben puliti e già sterilizzati in acqua calda o nel forno, lasciando un dito di spazio vuoto dal bordo. Quindi stringete bene il coperchio, capovolgeteli e lasciate raffreddare il tutto; quando i vasetti sono freddi verificate che si sia creato il sottovuoto: se il rialzo al centro del tappo in metallo cederà sotto la pressione del vostro dito facendo “clack” quando lo premete, il sottovuoto non sarà riuscito e la confettura non potrà essere conservata a lungo, ma sarà meglio consumarla subito. Se invece l’effetto non è riuscito, è possibile conservare i barattoli in dispensa per alcuni mesi, mentre una volta aperti – non prima di sette giorni dal momento della preparazione, perché il risultato sia ottimale – possono restare in frigorifero per una o al massimo due settimane. Non vedete l’ora di provare? Ecco due ricette estive, semplici e dai risultati sicuri, per iniziare: confettura di albicocche e confettura di anguria.