L'importante certificazione è stata data agli alberi del territorio piantumati da Alì. Sono ben 3 i boschi "Alì" nei territori di Carmignano di Brenta (1300 alberi), S. Donà di Piave (2000 alberi); Limena (1000 alberi).
Qual è la situazione dei boschi in Italia?
I due terzi degli 11 milioni di ettari di boschi italiani sono in mano a piccoli proprietari privati che spesso ignorano di avere una così grande ricchezza o che non riescono a prendersene cura come dovrebbero. E’ per questo che oltre ad enti certificatori, sono nati anche gruppi e associazioni a supporto della gestione di queste aree. Ma anche le aziende private stanno dando il loro supporto. Tra queste imprese naturalmente c’è Alì Supermercati, che ha piantumato oltre 10.000 alberi in contesti cittadini, e che si impegna da sempre al rispetto ambientale.
Perché gli alberi sono così importanti contro l’inquinamento?
Un albero, quando ha raggiunto l’età adulta, riesce a catturare 0,65 tonnellate di CO2. Ciò significa che per catturare le emissioni medie annue di una automobile servono 3 alberi. E’ quanto afferma la European environmental agency, agenzia dell’Unione Europea il cui compito è fornire informazioni indipendenti e qualificate sull’ambiente. Inoltre se ha raggiunto l’età adulta un albero annualmente può catturare 0,65 tonnellate di CO2 e facilitare l’infiltrazione di 546 m3 di acqua equivalenti. Basta un albero per compensare il consumo idrico di 6,2 cittadini.
La collaborazione è fondamentale per fornire analisi scientifica, evidenze sul loro operato e su come sia possibile creare valore aggiunto all’interno dei territori. Le prime regioni ad ospitare le foreste certificate sono Veneto, Trentino e Lombardia, dove oltre 1000 ettari hanno ottenuto la prima certificazione di tutti i “servizi ambientali”. Il riconoscimento è stato assegnato da Forest Stewardship Council (FSC) in collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università di Padova. I risultati sono stati presentati al ministero delle politiche agricole, alimentali, forestali e del Turismo e rappresentano “un vero e proprio modello di valorizzazione del ruolo multifunzionale delle foreste replicabile su tutto il territorio nazionale”.
Lucio Brotto, business development director di Etifor, conferma “E’ un’immensa soddisfazione per noi essere stati i primi al mondo a calcolare scientificamente quanto gli alberi siano utili alla nostra vita: producono acqua potabile, riducono l’inquinamento e proteggono le nostre case da frane ed alluvioni. Grazie ad FSC, si ha la garanzia che questi miglioramenti siano visibili e quantificabili”. Brotto ricalca anche l’importanza della collaborazione tra partner diversi. La scienza ha saputo dialogare con le imprese e le persone”.
Al FSC racconta che “Dopo una fase di test condotta negli anni scorsi su oltre dieci siti in otto Paesi, l’Italia è il primo ad aver ottenuto la certificazione a livello mondiale per tutti i cinque servizi ambientali presenti nel territorio, tecnicamente noti come “Servizi Ecosistemici”:
1-conservazione delle specie animali e vegetali,
2-miglioramento della qualità e quantità dell’acqua,
3-aumento della stabilità e dei nutrienti contenuti nel suolo,
4-aumento dello stoccaggio e sequestro del carbonio,
5-miglioramento dei servizi turistico-ricreativi.
Alberi e architettura green
A partecipare a combattere l’inquinamento e ripulire l’aria è anche l’architettura. La copertura in ceramica foto attiva dei nuovi negozi Alì recentemente inaugurati aiuta anch’essa a mantenere pulita l’aria alla stregua di quanto sono in grado di fare gli alberi. Il negozio di Bologna partecipa con l’equivalente della presenza di 31 alberi; Resana l’equivalente di 88 alberi e Onè di Fonte 73 alberi. Niente male vero?
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