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30 luglio 2015 Non la solita insalata

Non la solita insalata

Dressing, fiori eduli, germogli e frutta. Sono questi gli ingredienti segreti che trasformano un semplice contorno in un grande piatto estivo.

Pomodori tagliati in quattro spicchi, carote grattugiate, rondelle di cetrioli, foglie di lattuga spezzettate condite con olio, sale e, quando abbiamo proprio voglia di esagerare, aceto balsamico. È questa la classica insalata di contorno, quella che nelle sere d’estate spesso sostituisce la cena e che alla lunga, concorderemo tutti, annoia tremendamente.

Per cambiare possiamo aggiungere vari tipi di insalata –dalla iceberg alla indivia, dal radicchio alla rucola–, i legumi, o nuove verdure come le zucchine a crudo, da tagliare a striscioline sottili e far marinare con un po’ di limone, o quelle sbollentate e lasciate a raffreddare come i fagiolini, il cavolo, gli asparagi.

E persino la frutta! Secca, come noci e pistacchi, per altro ricchi di importanti nutrienti; disidratata come l’uvetta, che darà alla composizione un’anima agrodolce, o i frutti rossi con la loro punta di aspra dolcezza. Ma anche, e soprattutto in estate, quella fresca, tagliata a dadini. Come le pesche, da unire per esempio a pollo e cetriolo, o le fragole con valeriana e caprino. E ancora l’avocado con il finocchio, dove il contrasto tra cremosità e croccantezza è rinfrescato da foglioline di menta. O ancora anguria, pomodorini secchi e olive greche.

Il segreto di un’insalata sfiziosa però sta negli extra. Come i cubetti di pane in cassetta rosolati con un filo d’olio e qualche aroma (paprika o curry per esempio), qualche sottile foglia di zenzero oppure i dressing.

Si tratta di condimenti più ricchi e sfiziosi di quelli classici, a partire dalla classica salsa caesar, a base di uovo crudo, olio evo, succo di limone, aglio tritato, aceto, sale, pepe e salsa Worcester frullati assieme; o quella yogurt e miele, per la quale usare lo yogurt greco da amalgamare con miele, aglio tritato, succo di limone e trito di aromatiche. Ma le varianti sono tante, e includono anche la colatura di alici di Cetara, una delizia al profumo di mare che non ha bisogno di altri ingredienti se non un filo d’olio con il quale emulsionarla.

Di grande tendenza sono infine i germogli: molto famosi quelli di soia, ma ce ne sono tanti da scegliere. Quelli di ravanello e di rafano o di erba medica, ad esempio.

E i fiori eduli. Devono essere coltivati appositamente per essere mangiati (quindi senza pesticidi o agenti chimici), e se ne utilizzano solo i petali che vanno lavati con cura e delicatezza. Tra i più gustosi: quelli della calendula, piccanti e pepati, del cerfoglio, freschi con una nota di anice, di garofano, dolci e profumati...

Una raffinata ricetta che utilizza proprio fiori di rosa e acacia è quella proposta da Guerrino Maculan sul nostro sito e che potete trovare qui.