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6 aprile 2018 Pausa pranzo a tutta salute

Pausa pranzo a tutta salute

Un’ora o poco più tanto importante per il nostro benessere quanto difficile da sfruttare al meglio: qual è il giusto menù? E quali le cattive abitudini da abbandonare subito?

Pensando a quello che facciamo per il nostro benessere ci vengono in mente il jogging o le passeggiate della domenica, i week-end detox, i massaggi, la palestra o la piscina. Tutte attività che svolgiamo fuori dal normale orario di lavoro. Perché in ufficio, in fabbrica o ovunque ci portino le nostre attività, spesso la salute è l’ultimo dei nostri pensieri. Si tratta però di un grave errore. Anche se non ce ne rendiamo conto, trascorriamo sul luogo di lavoro la maggior parte della nostra vita da adulti e ciò significa che dovremmo riservare a questo tempo un’attenzione tutta speciale. È in particolare la pausa pranzo che potremmo sfruttare al meglio a nostro vantaggio, vediamo come.

La regola fondamentale è quella di non saltare mai il pasto accontentandosi di una mela, uno yogurt, un gelato o un pacchetto di cracker. Non apportare il giusto livello di calorie e nutrimento al nostro organismo a metà giornata significa rischiare di avere un crollo di energie ben prima che le ore lavorative siano concluse, spingendoci a ripiegare su snack ricchi di grassi e zuccheri che ci rimettono velocemente in forze ma alla lunga sono dannosi per il nostro organismo… e anche per la nostra linea. Lo stesso vale per la cena: dovrebbe essere il pasto più morigerato della giornata, ma se si salta il pranzo è inevitabile che appena tornati a casa finiremo per buttarci su pietanze troppo abbondanti che mangeremo presumibilmente troppo velocemente. E sfatiamo subito un mito: piuttosto che saltare il pranzo potete ripiegare sui tanto vituperati panini del bar! Un giusto apporto di carboidrati infatti è necessario a recuperare energie e lucidità. Senza esagerare, ovviamente. E soprattutto avendo cura di variare il menu dal pranzo alla cena, ma anche di giorno in giorno. Le regole sempre valide sono quelle della dieta mediterranea per cui anche nella schiscetta – o nel portavivande, come lo volete chiamare – dovranno finire una buona quota di cereali, legumi, verdure e poche proteine animali, il tutto condito con olio extravergine di oliva e magari riscaldato sul momento, perché mangiare sempre e solo cibo freddo, ancor più se di frigorifero, non fa bene.

Anche il tempo è fondamentale: bisognerebbe dedicare almeno 20 minuti al pasto vero e proprio, mangiando seduti comodamente e non piegati sul computer guardando Facebook o peggio ancora la casella di posta elettronica dell’ufficio! Nella pausa pranzo ritagliatevi minuti solo per voi: possono essere anche solo 30, ma che siano di totale relax. Se potete, uscite per una passeggiata digestiva all’aria aperta; se invece non ne avete la possibilità portatevi un libro da leggere in santa pace seduti comodamente. Anche seduti alla scrivania c’è modo di sgranchirsi gambe, braccia e collo, con qualche movimento di ginnastica leggera. Potreste ad esempio alzare più volte nelle varie direzioni due bottigliette d’acqua da un litro, o allungare una gamba per volta sotto la scrivania e mantenerla in posizione, con i muscoli di addome e glutei contratti, per qualche secondo. Tutti semplici movimenti che con qualche ripetizione possono aiutarci a mantenere un corpo più tonico e le articolazioni più elastiche nonostante le lunghe ore di sedentarietà.