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24 dicembre 2014 Dalle tavole venete, la Pasta e Fasoi

Dalle tavole venete, la Pasta e Fasoi

La pasta e fagioli è diffusa e apprezzata in molte regioni d’Italia, ma in Veneto è un vero e proprio "must". Eppure, le sue origini parrebbero risalire all’antica Roma.

Pare che la pasta e fagioli abbia origini molto antiche e fosse nota in epoca Romana già intorno al 100 a.C. Oggi è un piatto diffuso e radicato nella tradizione gastronomica di molte regioni d’Italia: Veneto, Toscana, ma anche Lazio, Campania e Lombardia.

In Veneto, sicuramente, la “pasta e fasoi” – si chiama così – è un vero e proprio mito, un piatto che rappresenta il legame con il territorio e le tradizioni contadine. Pensate che a quanto risulta furono proprio i veneziani a portare in Europa i fagioli, originari delle Americhe, e a introdurli nella nostra cucina.

La ricetta tradizionale veneta della “pasta e fasoi” si prepara in inverno, nel periodo in cui, nelle case, un tempo si macellava il maiale, in modo da utilizzare cotiche e ossa per insaporire il tutto. Per risparmiare fagioli, si usava aggiungere alla minestra qualche patata, che conferiva al piatto la tipica cremosità. La ricetta tradizionale prevede di utilizzare fagioli di Lamon, freschi o secchi (in questo caso vanno ammollati per una notte), che devono essere fatti bollire in abbondante acqua salata. A parte, intanto, si prepara un gustoso soffritto con il grasso del prosciutto (o in alternativa lardo o pancetta) e una pestata di cipolla, sedano, aglio, rosmarino e prezzemolo. I fagioli, scolati dal loro liquido di cottura, vanno poi aggiunti al soffritto con altra acqua bollente. A questa minestra bollente si aggiunge la pasta, meglio se fatta in casa e tagliata grossolanamente a straccetti. Si toglie quindi dal fuoco e si lascia intiepidire. Si può condire a piacere.

E voi come la fate? Raccontanteci la vostra ricetta.