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9 luglio 2015 Lattosio: quando e come evitarlo, senza rischi

Lattosio: quando e come evitarlo, senza rischi

Premesso che eliminando un elemento dalla nostra dieta – sia a causa di un’intolleranza che di una scelta alimentare –, ci priviamo di nutrienti importanti, e che in entrambi i casi un consulto medico sarebbe fondamentale, di seguito qualche spunto di riflessione in tema latte e latticini. 

Succede spesso di sentirsi appesantiti, gonfi e doloranti dopo aver bevuto molto latte o mangiato una gran quantità di formaggi. Non a tutti, certamente, ma a molti. La colpa potrebbe essere del lattosio, lo zucchero del latte, che non sempre viene assorbito dal nostro organismo nel modo giusto. È un problema di insufficienza o mancanza di lattasi, un enzima predisposto proprio alla digestione del lattosio. 

In questi casi si parla di intolleranza, ovvero una reazione dell’organismo in seguito all’ingestione di una determinata quantità di una sostanza, dovuta appunto a un deficit enzimatico.

Non si tratta necessariamente di una condizione permanente. La carenza può essere anche solo la conseguenza di una malattia, di un disturbo gastrointestinale, o di un’operazione, ad esempio. Esistono anche degli integratori che in questi casi possono sopperire alla mancanza di lattasi. Solitamente però, per evitare malesseri (anche sul lungo periodo), l’unica soluzione è quella di modificare la propria dieta.

E se cancellare dal nostro menu latte, burro e formaggi è intuitivamente il primo passo verso l’eliminazione del lattosio, approfondendo il discorso le cose possono farsi un po’ più complicate. 

Prima di tutto, il lattosio è contenuto anche in una serie di prodotti insospettabili, come il cioccolato, anche fondente, le caramelle o gli insaccati, e ancora gran parte dei prodotti da forno confezionati. Per orientarsi in questo mondo saturo di lattosio, l’unica cosa da fare è dunque imparare a leggere le etichette

D’altra parte ci sono prodotti come lo yogurt e il Grana Padano Dop che possono essere mangiati con una certa tranquillità da tutti: il primo perché il lattosio viene parzialmente digerito dai suoi batteri, il secondo perché ne è sostanzialmente privo. 

Inoltre, eliminare latte e latticini implica il venir meno di alcuni nutrienti importanti, come calcio, zinco, fosforo, selenio, vitamina A e B12 e una serie di proteine di alto valore biologico. Tutti elementi che vanno necessariamente reintegrati nella dieta con l’assunzione i prodotti che ne sono ricchi. E questo vale sia nei casi di intolleranza che in quelli di scelte alimentari personali, come quella vegana. 

Il consiglio che vale per tutti è di consultare un medico, assieme al quale verificare il proprio livello di intolleranza, che può variare molto da persona a persona, e, in ogni caso, stabilire assieme una dieta equilibrata e sana.