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19 novembre 2014 I “fiori” dell’inverno

I “fiori” dell’inverno

Più che un ortaggio sembra un fiore… foglie di un rosso intenso, vinoso, percorse dalla caratteristica costola dorsale bianca, ricurve e arricciate.

Il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo Igp, proprio nel mese di novembre, è nel pieno della sua stagione. La zona di produzione è costituita dalle campagne di diversi comuni delle province di Treviso, Padova e Venezia.

Prima di poterlo raccogliere devono esserci state almeno due “brinate” notturne. Solo allora i cespi di radicchio potranno essere inviati alla lavorazione post-raccolta, perfettamente descritta nel disciplinare di produzione, che prevede tre fasi: la preforzatura, la forzatura o imbianchimento e la toelettatura.

Delle tre fasi, tutte importanti, quella davvero fondamentale è la forzatura; processo insostituibile che consente di esaltare le qualità organolettiche ed estetiche del prodotto. I cespi vengono posti in condizione di formare nuove foglie che, in assenza di luce, saranno quasi completamente prive di clorofilla, di un bel colore rosso intenso, prive di fibrosità, croccanti e gradevolmente amarognole. Tutto questo si ottiene mettendo i cespi in posizione verticale e immersi parzialmente in vasche con acqua di risorgiva, per il tempo necessario al raggiungimento del giusto grado di maturazione.

Solo dopo questo laborioso processo il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo Igp è pronto per arrivare sui mercati e sulle nostre tavole, interpretato a tutto pasto in ricette straordinarie.

Provare per credere: dal classico risotto al radicchio, preparato con pochissimi ingredienti quali vino, parmigiano e brodo di verdure, fino a crostini e torte salate (insaporiti per esempio con Asiago e pancetta affumicata). Con pochi, semplici gesti questo pregiato ortaggio diventa un ingrediente insostituibile.

Per chiudere in bellezza, ecco due videoricette ad hoc: tagliatelle al mais con radicchio e tortino di radicchio e Asiago.