Rinunciare alla miniera di vitamine e sali minerali contenuti in cavoli & Co. è davvero un peccato, soprattutto in questo periodo, dove molte varietà sono in piena stagione. Non lasciatevi dunque scoraggiare dal timore di invadere la casa con odori sgradevoli e provate qualche rimedio, tradizionale e innovativo.

Sia chiaro, il modo migliore per consumare i cavoli, sia in termini di digeribilità che di proprietà nutritive, è quello di mangiarli crudi (scongiurando anche il pericolo odori). Questo è possibile per cavolo verza e cavolo cappuccio, per esempio, ma anche per il cavolfiore, scegliendo le cimette più tenere e giovani e tagliandole sottilmente. Quanto ai metodi di cottura, sicuramente quelli brevi sono da preferire. Queste verdure, se cotte a vapore o brasate, sono più digeribili e sane che se bollite a lungo o fritte.

E per l’odore? Le proposte sono molte. Le più accreditate prevedono di aggiungere all’acqua di cottura qualche spicchio di limone o della mollica di pane imbevuta in poco aceto bianco e procedere alla cottura senza coperchio. Questo rimedio, tuttavia, rischia di alterare il sapore della verdura, anche se di aceto ne basta giusto un goccio. Per aggirare il problema si può provare a mettere una fetta di pane imbevuta di aceto sopra al coperchio della pentola; in questo modo, i vapori dell’aceto vanno a coprire quelli sprigionati dal cavolo in cottura.

Una soluzione particolarmente interessante, tutta da sperimentare, l’abbiamo trovata sul blog Manine in pasta. L'autore ha avuto la brillante idea di cuocere i cavoli, precedentemente mondati, sottovuoto a bassa temperatura. Il procedimento, oltre a evitare il diffondersi del caratteristico aroma indesiderato, ha il vantaggio di non alterare il gusto della verdura. Inoltre, pare che questo tipo di cottura sia meno invasivo sulle caratteristiche nutrizionali del prodotto.

Che dire quindi. Provate e raccontateci la vostra esperienza!