Lo sapevate? Eliminare per un po’ il consumo di alimenti contenenti lievito può essere utile per “sgonfiarsi”, perdere qualche chilo, disintossicarsi e rafforzare le proprie difese immunitarie.
La dieta senza lievito si può seguire per un periodo variabile da una settimana a un mese e prevede l’eliminazione totale di alcuni alimenti: oltre al pane e ai prodotti da forno lievitati, vanno evitati salse e condimenti, zucchero, formaggi, cioccolato, alimenti conservati, dadi, vino, birra e superalcolici, bibite gassate e alcuni tipi di frutta (agrumi, frutta secca in guscio e disidratata).
L’unico condimento concesso sarà l’olio extravergine d’oliva, in quantità non superiore ai 20 ml al giorno, unitamente a mezzo cucchiaino di sale. Per dolcificare potrete utilizzare il miele, ma non più di 2 cucchiaini al giorno. Ovviamente è sempre consigliato bere molta acqua. Bene anche le tisane, in particolare l’infuso di finocchio, che aiuta a ridurre il gonfiore e il meteorismo intestinale.
Durante questa dieta, tuttavia, sono molti i cibi permessi. Sono alimenti consentiti il pane azzimo, i cracker non lievitati e le gallette di riso o di mais, mentre si consiglia di preferire la pasta integrale a quella raffinata e il pesce alla carne. Bene anche la polenta, la carne bianca, il minestrone e le verdure crude.
Dopo aver seguito la dieta per un mese, gli esperti consigliano di iniziare a reintrodurre gradualmente gli alimenti contenenti lievito, partendo con una volta alla settimana, per arrivare a consumarli anche tutti i giorni, preferibilmente una sola volta al giorno. Salvo casi di intolleranze ed allergie, infatti, il lievito non è da escludere completamente dalla dieta, fornisce anzi sostanze utili all’organismo, tra cui vitamine e acido folico.