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26 maggio 2015 La dieta senza lieviti

La dieta senza lieviti

Lo sapevate? Eliminare per un po’ il consumo di alimenti contenenti lievito può essere utile per “sgonfiarsi”, perdere qualche chilo, disintossicarsi e rafforzare le proprie difese immunitarie.

La dieta senza lievito si può seguire per un periodo variabile da una settimana a un mese e prevede l’eliminazione totale di alcuni alimenti: oltre al pane e ai prodotti da forno lievitati, vanno evitati salse e condimenti, zucchero, formaggi, cioccolato, alimenti conservati, dadi, vino, birra e superalcolici, bibite gassate e alcuni tipi di frutta (agrumi, frutta secca in guscio e disidratata).

L’unico condimento concesso sarà l’olio extravergine d’oliva, in quantità non superiore ai 20 ml al giorno, unitamente a mezzo cucchiaino di sale. Per dolcificare potrete utilizzare il miele, ma non più di 2 cucchiaini al giorno. Ovviamente è sempre consigliato bere molta acqua. Bene anche le tisane, in particolare l’infuso di finocchio, che aiuta a ridurre il gonfiore e il meteorismo intestinale.

Durante questa dieta, tuttavia, sono molti i cibi permessi. Sono alimenti consentiti il pane azzimo, i cracker non lievitati e le gallette di riso o di mais, mentre si consiglia di preferire la pasta integrale a quella raffinata e il pesce alla carne. Bene anche la polenta, la carne bianca, il minestrone e le verdure crude.

Dopo aver seguito la dieta per un mese, gli esperti consigliano di iniziare a reintrodurre gradualmente gli alimenti contenenti lievito, partendo con una volta alla settimana, per arrivare a consumarli anche tutti i giorni, preferibilmente una sola volta al giorno. Salvo casi di intolleranze ed allergie, infatti, il lievito non è da escludere completamente dalla dieta, fornisce anzi sostanze utili all’organismo, tra cui vitamine e acido folico.