Quando il colore vira dal verde al nero le olive del Garda sono pronte per essere raccolte e dare origine all’olio extravergine Garda Dop.

La fine di ottobre e gli inizi di novembre segnano il momento della raccolta delle olive nel territorio del Garda. È in questo periodo, infatti, che le olive di questa zona raggiungono il grado di maturazione perfetto, che coincide con l’invaiatura, ovvero il momento in cui il colore dei frutti passa dal verde al nero.

Manuale o con mezzi meccanici, la raccolta delle olive del Garda non avviene mai dopo la caduta dalla pianta, a garantire la qualità del prodotto, che deve arrivare al frantoio perfettamente integro, freschissimo e privo di lesioni e ammaccature.

Nasce così l’olio extravergine di oliva Garda Dop, un prodotto d’eccellenza che interessa ben tre regioni: la Lombardia, il Veneto e il Trentino-Alto Adige. Non a caso, la denominazione di origine dal Garda è connotata anche dalle menzioni “bresciano”, “orientale” o “trentino”, secondo la zona di produzione. La “regina” delle olive, in queste zone, è la Casaliva, una varietà autoctona del lago di Garda, accompagnata da altre varietà storiche quali Leccino, Rossanel, Raza, Moraiolo, Pendolino e Frantoio.

In particolare, in Veneto la tradizione dell’olio d’oliva è antica e documentata, con fonti che ne attestano la continuità nei secoli. A parte il Garda Dop, che qui si fregia della dicitura “orientale”, in linea generale gli oli d’oliva veneti hanno colore verde chiaro, sapore fruttato e delicato con retrogusto leggermente amarognolo.

Il Garda Dop (qui il sito del Consorzio) è un olio di colore che varia dal verde al giallo, fruttato, con leggera sensazione di amaro e piccante. All’olfatto è elegante e presenta sentori erbacei, di carciofo e frutta secca. È perfetto per l’impiego a crudo: accompagna, non sovrasta il gusto delle altre preparazioni. È perfetto per piatti delicati come molluschi, formaggi freschi e di media stagionatura, pesce e – naturalmente – per condire verdure crude e cotte.